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Lombardia, 43 arresti tra politici e imprenditori

Tangenti in Lombardia, interrogato l’ex sottosegretario Altitonante: “Mai preso soldi illeciti”

L’ex sottosegretario Fabio Altitonante ha risposto questa mattina alle domande del giudice per le indagini preliminari. “Mai preso soldi né come corruzione né come finanziamento illecito”, ha detto il politico di Forza Italia, sostenendo che le somme contestate fossero in realtà per la campagna elettorale dell’ex consigliere comunale Pietro Tatarella. Il governatore Attilio Fontana, nella prima apparizione pubblica dopo l’apertura di un’indagine a suo carico per abuso d’ufficio, si dice “tranquillissimo”.
A cura di Simone Gorla
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L'ex sottosegretario lombardo Fabio Altitonante
L'ex sottosegretario lombardo Fabio Altitonante
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"Mai preso soldi né come corruzione né come finanziamento illecito". L'ex sottosegretario regionale di Forza Italia, Fabio Altitonante, arrestato nell'ambito della maxi inchiesta della Direzione distretturale antimafia milanese, ha risposto così alle domande del giudice per le indagini preliminari di Milano, Raffaella Mascarino, secondo quanto riferito dal suo legale, l'avvocato Luigi Giuliano. Il politico accusato di corruzione in relazione all'indagine che ha portato a 43 arresti tra politici e imprenditori in Lombardia e Piemonte ha negato di aver ricevuto tangenti. "Non c'è alcuna mazzetta da 20 mila euro", ha spiegato il difensore. In merito ai 25 mila euro che per gli inquirenti rappresentavano un finanziamento illecito, l'avvocato ha spiegato che "non erano riferiti alla sua campagna elettorale", ma a quella del consigliere comunale forzista Pietro Tatarella, anche lui arrestato. "È un finanziamento regolare e dichiarato, ma non per me, per la campagna elettorale di Pietro Tatarella", si è difeso Altitonante.

Il presidente della Lombardia Fontana: Sono tranquillissimo

Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo l'apertura di un fascicolo a suo carico con l'accusa di abuso d'ufficio, in occasione della cerimonia dell'alzabandiera che ha dato il via alla 92esima adunata dell'Associazione Nazionale Alpini, a Milano. Il governatore si è detto "tranquillissimo" e ha confermato: "Parlerò con i giudici". Fontana sarà sentito il 13 maggio dai magistrati milanesi in merito alla nomina dell'ex socio Luca Marsico a membro esterno del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici della Regione. Una consulenza da 11 mila euro su cui gli inquirenti vogliono vedere chiaro. Il nome di Marsico compare anche in occasione del presunto tentativo di corruzione ai danni proprio del presidente lombardo da parte dell'ex coordinatore varesino di Forza Italia, Gioacchino Caianiello. All'indomani degli arresti e dopo l'apertura dell'indagine a suo carico, Fontana ha dichiarato che la nomina di Marsico è stata effettuata attraverso “una procedura caratterizzata da trasparenza e da assoluta tracciabilità”.

Sala: vicino a Fontana ma centrodestra governa da troppo tempo

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è tornato a esprimere la sua fiducia nel confronti di Fontana e nel suo operato. "Però il centrodestra e la Lega governano la Lombardia da 25 anni ininterrotti e alla fine, in lunghi periodi, le distorsioni nella gestione del potere e del consenso si generano", ha osservato il primo cittadino milanese. Sala nei giorni scorsi aveva manifestato la propria stima nei confronti del governatore, ritenuto "una persona specchiata".

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