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Milano, 2018 in cronaca: Pioltello e la strage alla Lamina, l’omicidio di Jessica e l’ultras morto

La strage sul lavoro alla Lamina di Milano, il disastro ferroviario di Pioltello, il femminicidio di Jessica Faoro e la morte dell’ultras Daniele Belardinelli. La cronaca del 2018 a Milano è scandita da tragedie che rientrano nei problemi mai risolti nel nostro Paese: la scarsa sicurezza sul lavoro, le pessime condizioni del trasporto pubblico, i femminicidi e le violenze dentro e fuori dagli stadi.
A cura di Francesco Loiacono
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Si chiude un anno segnato da tragici fatti di cronaca a Milano. Gennaio si è rivelato uno dei mesi più drammatici, con le due stragi che hanno segnato più profondamente il 2018: quella nella ditta Lamina spa di via Rho, a Milano, e il deragliamento di un treno regionale a Pioltello, nell'hinterland del capoluogo lombardo. Il 16 gennaio di quest'anno si è verificato il grave incidente sul lavoro alla Lamina, ditta attiva nella lavorazione dei metalli. Quattro le persone morte, stroncate dalle esalazioni di una gas mortale, l'argon: i fratelli Arrigo e Giancarlo Barbieri, Giuseppe Setzu e Marco Santamaria. Il titolare della ditta dovrà difendersi dall'accusa di omicidio colposo plurimo, con l'aggravante della violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro: i pubblici ministeri ne hanno chiesto il rinvio a giudizio.

Il disastro ferroviario di Pioltello

Non si sono invece ancora concluse le indagini sul deragliamento del treno regionale Milano-Cremona dello scorso 25 gennaio a Pioltello. Nell'incidente sono morte tre donne – Ida Maddalena Milanesi, Pierangela Tadini e Giuseppina Pirri – e circa quaranta persone sono rimaste ferite. Il treno sarebbe deragliato a causa di un giunto difettoso che a quanto pare era danneggiato da tempo ed era sostenuto provvisoriamente da una zeppa di legno. Sarà però la magistratura a dover accertare nel dettaglio le responsabilità di un incidente che non può restare senza colpevoli: sulla vicenda è aperta un'inchiesta per disastro ferroviario colposo che vede indagati vertici e dirigenti delle società Trenord e Rfi.

L'omicidio della 19enne Jessica Faoro

Un'altra tragica vicenda di cronaca che ha segnato l'anno in corso a Milano è invece arrivata a un epilogo giudiziario, seppure provvisorio. Il 14 dicembre è stato infatti condannato all'ergastolo Alessandro Garlaschi, il tranviere che a febbraio uccise con 85 coltellate la 19enne Jessica Valentina Faoro. La ragazza, dal passato difficile, aveva accettato l'ospitalità di Garlaschi in cambio di faccende domestiche. Ma l'uomo si era invaghito di lei e aveva iniziato a farle avances sessuali: dopo un rifiuto, la sera tra il 6 e il 7 febbraio il tranviere la colpì con 85 coltellate e provò a disfarsi del cadavere della ragazza bruciandolo.

La morte dell'ultras Daniele Belardinelli

È ancora tutta da accertare invece la dinamica che ha portato alla morte di Daniele Belardinelli, 39enne ultras del Varese morto per le conseguenze di un investimento stradale nella notte tra il 26 e il 27 dicembre durante i violenti scontri nel pre-partita tra Inter e Napoli. Un fatto di cronaca ancora troppo "fresco", ma che va segnalato a chiusura di un anno drammatico, perché a ben vedere gli episodi che lo hanno scandito fanno parte di drammatici fenomeni ben precisi: le morti sul lavoro, le pessime condizioni del trasporto pubblico su ferro in Lombardia, i femminicidi e le violenze negli stadi (e fuori). Sono questi, assieme al dramma degli incidenti stradali, i veri "nemici" da combattere nel nuovo anno.

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