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Aggressione a Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura

Niccolò Bettarini accoltellato: procura pronta a chiedere il processo immediato per i fermati

La procura di Milano sarebbe pronta a chiedere il processo con giudizio immediato per i quattro ragazzi fermati per l’accoltellamento a Niccolò Bettarini. Se il giudice dovesse accettare non ci sarà l’udienza preliminare e si passerà direttamente alla fase del dibattimento in aula, arrivando a sentenza in tempi più rapidi.
A cura di Francesco Loiacono
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Niccolò Bettarini esce dall'ospedale (LaPresse)
Niccolò Bettarini esce dall'ospedale (LaPresse)

I quattro ragazzi fermati per l'accoltellamento a Niccolò Bettarini potrebbero saltare l'udienza preliminare e finire direttamente a processo. Secondo indiscrezioni, la procura di Milano sarebbe infatti pronta a chiedere, nelle prossime settimane, il processo con giudizio immediato per i fermati, che devono rispondere di tentato omicidio per l'aggressione dello scorso 1 luglio davanti alla discoteca Old Fashion di Milano. I quattro ragazzi fermati, dopo l'udienza di convalida, si trovano nel carcere di San Vittore in quanto il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei loro confronti una misura cautelare in carcere. Proprio questa circostanza è una di quelle che possono giustificare la richiesta del rito immediato da parte del pubblico ministero: si tratta di un rito alternativo (rispetto al processo ordinario) che non è premiale, cioè non prevede sconti di pena per gli imputati, e che in sostanza consente di arrivare a sentenza in tempi rapidi, saltando l'udienza preliminare e passando direttamente alla fase del dibattimento in aula. Se il giudice deciderà per il rito immediato, gli imputati avranno sempre la facoltà di scegliere le strade del patteggiamento della pena o del rito abbreviato: in quest'ultimo caso è previsto lo sconto di un terzo della pena se l'imputato dovesse venire condannato. La famiglia Bettarini avrebbe dato mandato a un avvocato di un noto studio milanese, lo studio Coppi, per seguire le varie fasi giudiziarie della vicenda.

In attesa delle decisioni della procura e dei giudici, proseguono intanto le indagini su quanto avvenuto all'esterno della discoteca Old fashion, nel frattempo chiusa dal questore (anche se il gestore ha fatto ricorso contro il provvedimento). Manca all'appello ancora il coltello che sarebbe stato utilizzato da uno dei fermati, Davide C., per colpire il 19enne figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura. L'arma, dopo l'aggressione, sarebbe passata di mano in mano tra i presenti prima di venire nascosta. Proprio su chi ha partecipato all'aggressione si concentra un altro aspetto dell'inchiesta. Oltre ai quattro fermati, ci sono infatti sei persone indagate a piede libero per concorso in tentato omicidio. Alcuni sono già stati identificati, ma il pm e gli investigatori della squadra mobile stanno cercando di risalire anche all'identità degli altri. Una novità è emersa anche sui trascorsi del locale notturno all'esterno del quale è avvenuto l'accoltellamento, costato a Bettarini junior un intervento chirurgico fortunatamente del tutto riuscito: a fine giugno all'interno della discoteca Old Fashion sarebbe avvenuta infatti un'altra aggressione, meno grave di quella dell'1 luglio e non collegata con quest'ultima.

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