Quattro persone sono state portate in questura a Milano perché sospettate di aver partecipato all'aggressione ai danni di Niccolò Bettarini, figlio 19enne di Simona Ventura e Stefano Bettarini. Il ragazzo è fuori pericolo, come comunicato anche dalla madre su Twitter: è ricoverato all'ospedale Niguarda, dov'è stato anche operato, a seguito delle 11 ferite d'arma bianca riportate in varie parti del colpo alle cinque della scorsa notte a poca distanza dall'Old Fashion, una delle discoteche più note di Milano, in zona Triennale. La procura sta adesso valutando la posizione dei quattro sospettati: potrebbero essere parte del branco che ha accoltellato il ragazzo, figlio della conduttrice e dell'ex calciatore, la cui unica colpa sarebbe stata quella di aver cercato di difendere uno dei suoi amici.
Quanto accaduto la scorsa notte a Milano è ancora da ricostruire nei dettagli: pare comunque che un amico del 19enne sia rimasto coinvolto in una lite all'esterno della discoteca e che Niccolò, intervenuto per cercare di sedare la lite, sia stato colpito con un coltello o un punteruolo, probabilmente da più persone: "Erano animali", avrebbe detto uno degli amici del ragazzo, che ha assistito all'aggressione. Diverse persone che fanno parte della comitiva del giovane Bettarini, e che assieme a lui avevano passato la serata all'interno dell'Old Fashion, sono state ascoltate in via Fatebenefratelli per cercare di aiutare gli investigatori a ricostruire quanto accaduto. Tutto sarebbe scaturito da una discussione avvenuta all'inizio della serata nel locale tra un amico di Niccolò Bettarini e un gruppo di uomini con i quali il ragazzo aveva avuto una lite già la settimana precedente. Vecchie ruggini riesplose a distanza di alcuni giorni e che, fuori dal locale, verso l'orario di chiusura, sono sfociate in cieca violenza.
I genitori di Niccolò, dopo la notizia dell"individuazione di quattro sospettati dell'accoltellamento, hanno rilasciato un comunicato: "Questa notte nostro figlio è stato aggredito da molte persone mentre cercava di difendere un amico. Fortunatamente le conseguenze non sono gravi, Niccolò si sta riprendendo velocemente, un miracolo viste le 11 coltellate inferte. Sperando che i colpevoli vengano presto assicurati alla giustizia, vogliamo ringraziare in primis la questura, le istituzioni e la meravigliosa squadra del pronto soccorso dell'ospedale Niguarda per esserci stati così vicini".