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Aggressione a Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura

Niccolò Bettarini accoltellato: “L’aggressore è entrato armato nella discoteca Old Fashion”

Il presunto aggressore di Niccolò Bettarini, figlio 19enne di Stefano Bettarini e Simona Ventura, sarebbe entrato armato di coltello nella discoteca Old Fashion di Milano. Il dettaglio è emerso dalle indagini. Domani è in programma l’interrogatorio di convalida dei fermi dei quattro presunti responsabili, accusati di tentato omicidio. Altri sei ragazzi sono indagati per concorso in tentato omicidio del 19enne, che giovedì dovrebbe essere dimesso dall’ospedale Niguarda.
A cura di Francesco Loiacono
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Niccolò Bettarini col padre Stefano e la madre Simona Ventura
Niccolò Bettarini col padre Stefano e la madre Simona Ventura

Man mano che proseguono le indagini sull'aggressione a Niccolò Bettarini, 19enne figlio dell'ex calciatore Stefano e di Simona Ventura, emergono ulteriori dettagli su quanto sarebbe accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi alla discoteca Old Fashion di Milano, noto locale notturno in zona Triennale che dopo l'episodio è stato chiuso dal questore per 30 giorni. L'ultima novità che sarebbe emersa è che Davide C., il 29enne che sarebbe colui che materialmente ha accoltellato otto volte il 19enne, sarebbe entrato armato nella discoteca. Una circostanza che smentirebbe il gestore del locale, Roberto Cominardi: in diverse interviste aveva escluso che l'aggressore potesse essere entrato armato nel locale, in quanto all'ingresso sono installati dei metal detector dai quali chiunque entra deve passare.

Domani l'interrogatorio di garanzia

L'aggressione a Bettarini, in ogni caso, si è verificata all'alba all'esterno della discoteca, vicino a un chiosco dei panini. I responsabili, oltre al 29enne Davide C., sarebbero altri tre ragazzi fermati domenica dalla polizia, tutti accusati di tentato omicidio: nessuno di loro ha ammesso le proprie responsabilità ed è probabile che domani, quando saranno interrogati nel carcere di San Vittore dal giudice per le indagini preliminari per la convalida dei fermi, si avvarranno della facoltà di non rispondere. Un'altra novità nelle indagini è che, oltre ai fermati, vi sarebbero altre persone che hanno preso parte all'aggressione: sono sei, secondo quanto riportato nel provvedimento di fermo, le persone "in corso di identificazione" indagate per concorso in tentato omicidio. I sei avrebbero circondato Niccolò Bettarini all'uscita, avrebbero ripetuto per quattro volte la frase "Hai gli orecchini uguali ai miei" e poi uno di loro avrebbe detto: "Ti ho riconosciuto, sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo". I sei indagati, alcuni dei quali sono stati già individuati e sono risultati incensurati, avrebbero quindi tenuto fermo Bettarini mentre veniva colpito con testate, calci e pugni e con le otto coltellate. In soccorso di Niccolò sarebbe intervenuta un'amica, la 21enne Zoe, a sua volta colpita. Il ragazzo, intanto, dopo un'operazione chirurgica per ricostruire un tendine del braccio è ancora ricoverato all'ospedale Niguarda: vi rimarrà probabilmente fino a giovedì.

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