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Aggressione a Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura

La ragazza violentata dal tassista abusivo tornava dall’Old Fashion, discoteca del caso Bettarini

La ragazza violentata dal tassista abusivo lo ha incontrato all’esterno dell’Old Fashion, nota discoteca milanese fuori dalla quale era stato accoltellato Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini. Lo stupro è precedente all’accoltellamento, dopo cui il locale era stato chiuso dal questore, provvedimento poi sospeso dal Tar. Il gestore dell’Old Fashion ha più volte sottolineato di non potere fare nulla per ciò che avviene fuori dal suo locale: ma forse è auspicabile una maggiore presenza delle forze dell’ordine in quella che pare una “zona grigia”.
A cura di Francesco Loiacono
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I cancelli serrati dell'Old Fashion: la discoteca all'esterno della quale è stato accoltellato Niccolò Bettarini (a destra) ha riaperto la scorsa settimana
I cancelli serrati dell'Old Fashion: la discoteca all'esterno della quale è stato accoltellato Niccolò Bettarini (a destra) ha riaperto la scorsa settimana

C'è un nome che ritorna in due degli ultimi casi di cronaca milanese. È quello della discoteca Old Fashion, noto locale in zona Triennale, nel centro di Milano. La ragazza ventenne violentata dal tassista abusivo che è stato arrestato oggi dai carabinieri tornava proprio dal locale notturno. È all'uscita dall'Old Fashion che avrebbe incontrato l'uomo, accettando un passaggio verso casa. Ed è stato proprio nel tragitto verso casa che l'uomo, un cittadino egiziano di 61 anni, ha abusato della giovane, annebbiata a causa dell'alcol, appartandosi in un parcheggio in zona Bicocca.

L'esterno dell'Old Fashion è stato il teatro anche dell'aggressione a Niccolò Bettarini, figlio 19enne di Simona Ventura e Stefano Bettarini, accoltellato da diverse persone (quattro sono in carcere, altre sei sono indagate) all'alba di domenica 1 luglio. Anche in quel caso il ragazzo aveva trascorso la nottata assieme agli amici nel locale notturno. Nella discoteca c'erano anche i suoi aggressori, che avrebbero avuto un primo screzio con un amico di Bettarini proprio all'inizio della serata. Non è ancora chiaro quanto avvenuto: fatto sta che, vicino a un chiosco di panini che si trova davanti alla discoteca è avvenuta poi la brutale aggressione che ha molto colpito l'opinione pubblica, e che aveva portato anche alla chiusura dell'Old Fashion.

Il questore di Milano Marcello Cardona aveva sospeso per trenta giorni la licenza al locale notturno. Ma il gestore dell'Old Fashion, Roberto Cominardi, ha fatto ricorso al Tar sostenendo l'estraneità del locale ai gravi fatti. Il tribunale amministrativo, in attesa di una decisione collegiale, ha ordinato una sospensiva del provvedimento del questore. E così la scorsa settimana l'Old Fashion ha riaperto, con tanto di visita a sorpresa del ministro dell'Interno Matteo Salvini, amico di Cominardi. La violenza sessuale ai danni della ventenne è cronologicamente precedente all'accoltellamento di Niccolò Bettarini. I fatti sono avvenuti infatti la notte tra il 16 e il 17 giugno, ma i carabinieri li hanno resi noti solo dopo l'arresto del 61enne. L'Old Fashion è naturalmente totalmente estraneo alla vicenda, dal momento che, come aveva già rivelato il gestore Cominardi alle telecamere di Fanpage.it, ciò che accade all'esterno del locale non è di sua competenza. Ma a questo punto sarebbe forse auspicabile un maggior controllo delle forze dell'ordine nelle immediate vicinanze dell'Old Fashion, per evitare le insidie che si nascondono in quella che sembra una "zona grigia", proprio alle porte di uno dei tempi del divertimento dei giovani milanesi.

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