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Domenico Maurantonio, su Facebook c’è chi scherza sulla sua morte

Dopo la morte di Domenico Maurantonio, precipitato da un hotel di Milano mentre era in gita con la sua classe, sul social network è apparso un gruppo dedicato al pappagallo che appare sulla spalla dello studente in una foto. In tanti protestano: “Gruppo indegno, Facebook lo chiuda”.
A cura di Francesco Loiacono
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La morte di Domenico Maurantonio, lo studente precipitato lo scorso 10 maggio da un hotel a Milano mentre era in gita, è ancora avvolta da molti misteri: l'ultimo riguarda l'orario del decesso, che secondo la perizia depositata dal medico legale sarebbe antecedente rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. Su Facebook, però, c'è chi sembra non provare alcun rispetto per la tragedia che da oltre un mese affligge non solo i genitori del ragazzo padovano, ma anche buona parte degli italiani: si tratta delle 20 persone iscritte a un gruppo intitolato "Il pappagallo di Domenico Maurantonio".

La pagina è stata creata qualche giorno dopo la tragedia in cui Domenico ha perso la vita. La foto del profilo è un ritaglio di una delle tante foto di Domenico pubblicate sui mezzi di informazione, quella in cui il ragazzo ha sulla spalla sinistra un variopinto pappagallo. Proprio al pennuto il creatore della pagina ha voluto dedicare il gruppo, in quello che tutto sembra fuorché un gesto di buon gusto. Nel gruppo e nei post pubblicati non si riesce a cogliere ironia né sarcasmo, ma solo la volontà brutale di speculare sulla morte di un ragazzo di 19 anni e sul dolore dei suoi amici e familiari. Era già accaduto, in oltre un mese di indagini: c'era stato il "caso" di una chat su WhatsApp, rivelatasi inattendibile, e la telefonata di un mitomane alla trasmissione tv "Chi l'ha visto?", smascherato in pochi minuti dalla conduttrice.

Su Facebook si scherza sulla morte di Domenico Maurantonio

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All'inizio ad aver messo il "mi piace" alla pagina erano solo 4 persone. Lo avevamo segnalato tempo fa in un articolo, senza dar troppo peso alla vicenda per paura dell'effetto "emulazione" che sul web e sui social network è spesso amplificato dalla garanzia dell'anonimato – in realtà finta, chiunque può essere identificato in caso di reati. Adesso però il numero delle persone iscritte è aumentato, arrivando a 20. Sui fan del "pappagallo" di Domenico si sono abbattute – per fortuna – le critiche da parte di tanti altri utenti del social network: "Questo gruppo è indegno! Vergogna!" scrive un'utente. Mentre altri non risparmiano insulti più pesanti al creatore della pagina e ai suoi seguaci. In tanti hanno chiesto a Facebook di chiudere il gruppo: richiesta che però ancora non è stata accolta. L'ultimo aggiornamento della pagina risale allo scorso 18 giugno. Per la memoria di Domenico e in segno di rispetto per i suoi genitori, si spera che non ne seguano altri.

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