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Roberto Formigoni ha sbagliato: ma quanto è triste gioire per un uomo che finisce in carcere

Da questa mattina Roberto Formigoni è nel carcere di Bollate, nell’hinterland di Milano, dopo la condanna definitiva per corruzione. La notizia è stata salutata con gioia da un esercito di persone assetate di vendetta nei confronti di chi è stato simbolo del potere per tanti anni. Roberto Formigoni ha sbagliato e ieri la giustizia lo ha punito. È alla giustizia che chi crede nei valori di un Paese civile si rivolge per vedere sanati presunti torti. Non al giustizialismo che invece alimenta la sete di vendetta e che porta a gioire per una persona che finisce in carcere.
A cura di Francesco Loiacono
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Roberto Formigoni è da questa mattina nel carcere di Bollate, nell'hinterland di Milano. E la notizia deve aver fatto svegliare di buon umore le migliaia di persone che da ieri esultano e gioiscono sui social network, felici per un uomo di quasi 72 anni che finisce dietro le sbarre. Oltre che dai "coccodrilli politici" sulla carriera di Formigoni, che già era uscito di scena dalla politica lo scorso 4 marzo, la condanna definitiva a cinque anni e dieci mesi per corruzione dell'ex governatore della Lombardia è stata salutata da un esercito di persone (anche insospettabili, perché magari impegnate nei propri campi nella lotta per il riconoscimento di diritti) assetate di vendetta, con la bava alla bocca. Qualcuno ha anche criticato la leggera riduzione della pena per Formigoni. Tutti hanno un solo desiderio: che sconti in carcere tutta la condanna.

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Roberto Formigoni ha sbagliato e la giustizia lo ha punito

Roberto Formigoni ha sbagliato, ha commesso un reato. Lo hanno decretato in maniera definitiva tre processi preceduti da lunghe indagini. Pubblici ministeri e giudici sono stati concordi nel ritenere che in un lasso di tempo del suo lungo governo in Lombardia Formigoni si sia reso colpevole di episodi di corruzione, "il male italiano", come scriveva il presidente dell'Anac Raffaele Cantone in un suo libro. Ieri, davanti alla Suprema corte, ha trionfato la giustizia. È alla giustizia che chi crede nei valori di un Paese civile si rivolge per vedere sanati presunti torti, non al giustizialismo che invece alimenta la sete di vendetta. Un sentimento umano anch'esso, certo, ma di un'umanità bassa che si spera essere destinata a sparire, a evolversi, ma che invece si scopre essere sempre più intorno a noi, a partire da chi è al governo e fa il gesto delle manette o scrive trionfante sui social network: "Formigoni è solo il primo".

Come si può gioire per una persona che finisce in carcere?

Scrive oggi Gad Lerner, uno che quando Formigoni era al potere non è mai stato tenero con lui: "Chi augura con troppa facilità al prossimo suo di finire in carcere, dovrebbe trascorrervi prima una notte per prova". Formigoni è stato giudicato dai magistrati per le sue condotte che si abbattono inevitabilmente come un macigno anche sulle sue politiche da governatore, che qualcuno continua comunque a difendere. L'era dell'ex Celeste si è chiusa in maniera definitiva con un giudizio che non può che essere negativo. A livello umano, invece, Formigoni può stare simpatico oppure no: ma non si capisce davvero come si possa gioire per un uomo che finisce in carcere.

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