Niccolò Bettarini accoltellato: per il pm i quattro fermati possono aggredire ancora
Sono pericolosi: possono aggredire ancora, darsi alla fuga e inquinare le prove. Per il pubblico ministero Elio Ramondini i quattro giovani fermati per l'accoltellamento di Niccolò Bettarini, figlio 19enne dell'ex calciatore Stefano e di Simona Ventura, devono restare in carcere. Per questo, assieme all'istanza di convalida del fermo sulla quale si pronuncerà il giudice per le indagini preliminari (che probabilmente domani fisserà le date degli interrogatori di garanzia), ha chiesto anche la custodia cautelare per i quattro. Chi sono? Si tratta di quattro ragazzi, due ragazzi italiani di 29 e 24 anni e due albanesi, uno dei quali irregolare. I quattro hanno finora respinto ogni accusa: per gli investigatori esistono però "gravi indizi" contro i quattro giovani fermati, riconosciuti dai "parecchi testimoni presenti". Chi ha assistito all'aggressione parla di "una sola arma", probabilmente un coltello, usata per colpire più volte il 19enne: arma che però al momento non è stata trovata.
Il principale sospettato dell'accoltellamento è il 29enne D.C., già destinatario di una misura di sorveglianza speciale emessa poco più di un anno fa per reati come lesioni e rissa. Nel decreto emesso dai giudici Roia-Pontani-Benincasa si legge che il 29enne, tra il 2010 e il 2017, sarebbe stato sempre trovato in possesso "di un coltello a serramanico". A dicembre la questura aveva segnalato il 29enne anche per presunte minacce all'ex fidanzata. L'altro ragazzo italiano fermato è il 24enne F.A.: gestisce col padre un bar a Milano già perquisito dalle forze dell'ordine in cerca di elementi utili all'inchiesta. È lui il ragazzo ritenuto vicino agli ultras dell'Inter – aveva ricevuto un Daspo, poi però revocato, dopo un Napoli – Inter di qualche anno fa – e ad ambienti di estrema destra. Non sarebbe però, al contrario di quanto emerso in un primo momento, militante del movimento di estrema destra Lealtà e azione, che aveva smentito la notizia fin dall'inizio. Il 24enne ha negato di aver accoltellato il figlio di Simona Ventura, una circostanza esclusa anche da fonti investigative.
Sull'esatta dinamica di quanto accaduto all'alba di domenica all'interno e all'esterno della discoteca Old Fashion, nel frattempo chiusa per 30 giorni dal questore di Milano, sono ancora in corso le indagini. Stando a quanto raccontato dagli amici dei fermati, la rissa che ha coinvolto Bettarini junior sarebbe stata originata da una discussione sulla composizione dei tavoli del privè all'Old Fashion, risalente però ad alcuni mesi fa. Sabato notte, poi, proprio sulla base di questo precedente, potrebbe esserci stato un nuovo alterco tra un amico di Bettarini e il gruppo di aggressori, al quale però il 19enne non avrebbe preso parte. Niccolò Bettarini è stato poi aggredito fuori dall'Old Fashion per futili motivi: non sarebbe stato dunque un agguato. Il 19enne, secondo i racconti di alcuni amici e quanto da lui stesso riferito, era intervenuto per difendere un amico e avrebbe ricevuto le 11 coltellate sugli arti e al torace. Ferite superficiali, a parte quella al braccio per la quale è stato operato in mattinata: l'intervento è perfettamente riuscito.