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Il Comune di Lovere revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

Il Comune di Lovere ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferitagli nel maggio del 1924. Si tratta del primo comune della provincia di Bergamo ad adottare questo provvedimento: un anno fa il sindaco di Bergamo Giorgio Gori si era detto contrario alla revoca perché “la storia non si cancella”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il Comune di Lovere, in provincia di Bergamo, ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Il riconoscimento era stato conferito nel maggio del 1924, quando il Fascismo era in piena ascesa. Il sindaco Giovanni Guizzetti e il Consiglio comunale di Lovere hanno scelto una data simbolica per revocare la cittadinanza onoraria. La mozione in tal senso è stata infatti approvata all'unanimità durante un consiglio comunale straordinario che si è tenuto il 16 dicembre, nel giorno in cui si commemorano i tredici partigiani del posto fucilati 75 anni fa.

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori si era detto contrario alla revoca

Il primo cittadino Guizzetti ha specificato che si tratta di un atto "non rivolto al passato, ma al presente e al futuro perché questo nostro mondo non deve ripercorre le strade che hanno portato alle leggi razziali e allo sfascio di un Paese". Parole che sembrano una dura frecciata al sindaco di Bergamo Giorgio Gori che un anno fa si era detto contrario alla revoca della cittadinanza onoraria di Bergamo a Mussolini perché "la storia non si cancella", non prendendo in considerazione circa 1.500 cittadini che si erano pronunciati a favore della cancellazione della cittadinanza onoraria all'ex Duce. Lovere è il primo Comune della provincia di Bergamo che si è attivato per la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini (che diventerà effettiva a breve): altri Comuni in Lombardia (tra cui Mantova e Rho) hanno già adottato lo stesso provvedimento.

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