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Caos-multe a Milano, il ministro Lupi: “Non sono un mezzo per sanare i conti”

Botta e risposta tra il ministro dei Trasporti e l’assessore Granelli: “Le sue dichiarazioni ci meravigliano, il Codice della strada che è legge va fatto rispettare”. La polemica nata da un question-time dopo la bocciatura del Viminale sulle notifiche oltre i 90 giorni dall’infrazione.
A cura di Francesco Loiacono
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Tra Comune di Milano e governo sembra essere scoppiata una vera e propria guerra. Oggetto del contendere le migliaia di multe comminate dai sette nuovi autovelox installati lo scorso marzo in altrettante strade della città. Tanti – cinquemila ogni giorno – forse troppi gli automobilisti incappati in qualche infrazione al Codice della strada. Tanto che Palazzo Marino si è visto costretto a "interpretare" le norme sulla notifica delle sanzioni. Per legge, il termine massimo sarebbe di 90 giorni. Ma non si capisce se il periodo scatta dal momento in cui viene commessa l'infrazione, come sembra suggerire il Ministero dell'Interno e i tanti giudici di pace cui gli automobilisti sanzionati si sono rivolti, oppure nel momento in cui l'operatore verifica l'infrazione, associando sulle immagini riprese la targa al proprietario del mezzo. Interpretazione, quest'ultima, sostenuta dal Comune e dall'assessore comunale alla Sicurezza e polizia locale Marco Granelli.

Il nuovo capitolo sul caos-multe lo ha aperto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, rispondendo mercoledì pomeriggio a un question time alla Camera: "Il codice della strada non è fatto per sanare i bilanci, anche i Comuni devono rispettare le leggi. Le multe non devono diventare un mezzo per sanare i conti, ma hanno solo scopo deterrente". Un'altra stilettata alla giunta Pisapia, dopo la lettera del Viminale di circa due settimane fa con la quale, rispondendo a un sollecito della prefettura milanese, il Ministero dell'Interno aveva bocciato le multe notificate dopo i 90 giorni, salvo però riconoscerne la legittimità in presenza di circostanze eccezionali.

La risposta di Granelli: "Il Codice della strada va fatto rispettare"

"Il Codice della strada che è legge va fatto rispettare, le dichiarazioni del Ministro Lupi ci meravigliano", ha detto a tretto giro l'assessore comunale alla Sicurezza e polizia locale Marco Granelli. "Voglio chiarire un equivoco, il Comune non fa cassa con le multe ma la Polizia locale ha il dovere di sanzionare chi non rispetta la legge e mette a repentaglio l'incolumità propria e quella degli altri utenti della strada. Anche così abbiamo dimezzato gli incidenti a Milano". Granelli è poi intervenuto nel merito della diatriba legale sull'articolo della strada incriminato, il 201: "Nessuna interpretazione estensiva, bensì un atto di giustizia e legalità: l'accertamento inizia quando l'operatore verifica l'infrazione. È dovere di tutte le istituzioni semplificare la comunicazione con il cittadino e per questo stiamo accorciando i tempi di invio delle sanzioni. D'altra parte siamo stati primi a stupirci di quanti automobilisti percorressero strade urbane a velocità pericolose e venissero quindi segnalati dagli autovelox. Oggi, dopo nove mesi dalla posa delle apparecchiature, anche questo numero si è dimezzato".

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