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A Casalmaggiore i funerali di Marco Zani, il bimbo morto nell’incendio appiccato dal padre

Duomo gremito a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, per i funerali di Marco Zani, il bimbo di 11 anni morto nell’incendio della villetta di famiglia a Ponteterra di Sabbioneta, nel Mantovano. Ad appiccare il rogo sarebbe stato il papà del bimbo, Gianfranco, arrestato con le accuse di incendio doloso e omicidio volontario. Il parroco ha ricordato così Marco: “Il suo sorriso è l’immagine di lui che ci accompagna”.
A cura di Francesco Loiacono
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Tutti gli sguardi dei presenti erano concentrati sulla bara bianca al centro del Duomo di Casalmaggiore, in provincia di Cremona. Qui, oggi pomeriggio, si sono celebrati i funerali di Marco Zani, il bimbo di 11 anni morto nell'incendio della casa di famiglia a Ponteterra di Sabbioneta, nel Mantovano, lo scorso giovedì. Ad appiccare il rogo sarebbe stato il padre di Marco, il 53enne Gianfranco Zani: l'uomo, che continua a professarsi innocente, è stato fermato poche ore dopo l'episodio dalla polstrada di Cremona ed è accusato di incendio doloso e omicidio volontario. Oggi però le indagini su quanto avvenuto, affidate alla procura di Mantova, sono rimaste sullo sfondo: era il giorno del dolore per la tragica scomparsa di un bambino che ha perso la vita a soli 11 anni. Alle esequie erano presenti il vicesindaco di Casalmaggiore e il sindaco di Sabbioneta, oltre ai vertici locali di polizia, carabinieri e vigili urbani. Nei due paesi è stato proclamato il lutto cittadino: i gonfaloni civici listati a lutto erano ai lati della bara bianca contenente la salma di Marco.

Il Duomo del paese cremonese era gremito per dare l'ultimo saluto a Marco, la cui salma era giunta già nel pomeriggio di ieri per la camera ardente. Sabato, dopo l'autopsia che ha confermato quale causa della morte il fumo respirato nell'incendio, l'autorità giudiziaria aveva "liberato" la salma dando l'autorizzazione ai funerali. In chiesa tanti i bambini: c'erano tutti i compagni della scuola Diotti, frequentata da Marco, che hanno anche scritto una lettera per il loro amico. "Eri un angelo e adesso lo sei nel vero senso della parola", aveva invece scritto la madre del bimbo poco dopo la tragedia. Un pensiero condiviso probabilmente da molti dei presenti. È toccato al parroco don Claudio Rubagotti ricordare Marco nel suo aspetto terreno: un ragazzino schietto e disinvolto, che non giudicava gli altri ed era amico di tutti. "Il mio e il nostro è un bel ricordo, e il suo sorriso è l’immagine di lui che ci accompagna", ha detto il prete nella sua omelia.

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