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Violenze sessuali sulle allieve minorenni: un’altra ragazza denuncia il maestro di karate

Si aggrava la posizione del 43enne Carmelo C., il maestro di karate di Lonato del Garda (Brescia) arrestato con l’accusa di aver costretto le sue allieve minorenni a fare sesso con lui e altri adulti. Un’altra ragazza ha infatti denunciato l’uomo: è la settima. Gli inquirenti temono che possano essere molte di più.
A cura di Francesco Loiacono
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Si aggrava, per quanto possibile, la posizione del 43enne Carmelo C., il maestro di karate di Lonato del Garda (Brescia) arrestato con l'accusa di aver costretto le sue allieve minorenni a fare sesso con lui e altri adulti. Un'altra ragazza ha infatti denunciato l'uomo: con quest'ennesima denuncia, depositata ieri sera in procura a Brescia, diventano sette le ex allieve dell'istruttore che lo accusano di averle costrette a fare sesso con lui. L'ultima ragazza che ha denunciato il 43enne ha oggi 22 anni, ma era minorenne quando avrebbe avuto rapporti sessuali con l'uomo.

Le manette per l'uomo sono scattate lo scorso 5 ottobre

Il 43enne è stato arrestato lo scorso 5 ottobre con le accuse di prostituzione minorile, violenza sessuale di gruppo, atti sessuali con minorenni e detenzione di materiale pedopornografico. È titolare di una palestra a Lonato del Garda, in cui sarebbero avvenute molte delle violenze denunciate. Secondo quanto fin qui ricostruito dagli inquirenti, l'uomo, sposato, approfittava del suo ruolo di istruttore per plagiare le sue allieve, costringendole a far sesso con lui e in alcuni casi anche con altri adulti. Nel fascicolo della procura di Brescia, oltre al 43enne, risultano iscritte infatti altre tre persone, indagate a piede libero: tra loro ci sarebbero anche i genitori di altri allievi di karate che si allenavano assieme alle ragazzine vittime degli abusi.

I racconti choc delle ex allieve

A far partire le indagini è stata un'ex allieva dell'istruttore: ha riferito di aver avuto i primi approcci con l'uomo a 12 anni, e di aver fatto sesso con lui quando aveva appena 13 anni. Altre ex allieve hanno confermato le manipolazioni a cui venivano sottoposte: "Anche a me diceva che ero la prima e l’unica – ha detto una delle ragazze che lo hanno denunciato -, mi faceva sentire importante ma intanto mi isolava da famiglia e amici. Una manipolazione terribile, sottile ma efficace". Le violenze sarebbero andate avanti per dieci anni: un episodio risalirebbe addirittura al 2003. Il 43enne, davanti al giudice per le indagini preliminari Alessandra Di Fazio, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il sospetto degli inquirenti è che ci siano altre vittime

La nuova denuncia conferma un atroce sospetto da parte degli inquirenti: e cioè che le ragazzine vittime di violenze possano essere molte di più di quelle che fin qui hanno trovato il coraggio di denunciare l'uomo. Saranno naturalmente le indagini e il successivo processo a dover accertare le colpe del 43enne, anche se nel paese bresciano a quanto pare molti sapevano: "Tra noi ragazzi si sapeva che ci provava spudoratamente con le ragazzine, l'arresto è stata solo una conferma", hanno raccontato alcuni ragazzi residenti nel paese del Bresciano ai microfoni di Fanpage.it.

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