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Maestro di karate arrestato per violenza sessuale, un’allieva: “Primo rapporto a 13 anni”

Una delle ex allieve del maestro di karate arrestato a Lonato del Garda, nel Bresciano, ha rivelato: “Ho avuto il primo rapporto sessuale con lui a 13 anni”. Non sarebbe l’unica: l’uomo era attratto da ragazze minorenni, che plagiava grazie al suo ruolo di istruttore. Almeno sei le vittime. Intanto su Facebook il profilo dell’istruttore è inondato da insulti e minacce di morte.
A cura di Francesco Loiacono
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Quarantatré anni, sposato e titolare di una palestra a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dove insegnava karate. Ma con una doppia vita di cui, adesso, bisognerà capire chi era a conoscenza. Perché il 43enne Carmelo C., arrestato ieri, oltre a impartire lezioni di karate ad alcune delle sue allieve le violentava, abusando di loro nell'infermeria della sua palestra. L'uomo è accusato di  prostituzione minorile, violenza sessuale di gruppo, atti sessuali con minorenni e detenzione di materiale pedopornografico. Gli episodi di violenza sarebbero andati avanti per decenni: uno risalirebbe addirittura al 2003. Almeno sei le ragazzine abusate: in molti casi venivano plagiate dall'uomo, che cercava di trasmettere loro la consapevolezza della loro forza e al tempo stesso usava gli insegnamenti del karate per adescarle.

Una delle allieve abusate: Ho avuto il primo rapporto sessuale con lui a 13 anni

Una delle ex allieve abusate ha affermato: "Ho avuto il primo rapporto sessuale completo con lui qualche giorno dopo il 31 dicembre 2009. Avevo 13 anni e fino ai 15 ho continuato". E tante altre avrebbero subìto la stessa sorta. Grazie a una di loro, che crescendo si è resa conto di ciò che aveva subìto dall'uomo, è partita l'inchiesta del sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani, che lo scorso anno aveva già affrontato il baratro di una sordida vicenda di sesso con minorenni nel Bresciano e nel Bergamasco. L'inchiesta, che vede iscritti nel registro degli indagati (a piede libero) altri tre complici del 43enne, che avrebbero partecipato agli abusi su suo invito, è molto delicata. Anche perché, tra le presunte vittime del 43enne, c'è anche chi risulta ancora plagiata dall'uomo – che secondo il giudice per le indagini preliminari che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare "mostrava un’assoluta noncuranza per le conseguenze della sua condotta, passando da una ragazza all’altra in modo insaziabile" – e non vuole collaborare alle indagini.

Qualcuno sapeva della condotta dell'uomo?

Tanti i punti ancora poco chiari della vicenda. Su tutti uno: se, come sembra, le attenzioni del 43enne verso le minorenni erano conclamate – il "Corriere della sera" riferisce che in un caso l'uomo si sarebbe presentato anche a casa di una delle sue allieve dicendo ai genitori: "Sono innamorato di vostra figlia. Farei di tutto per lei. Non posso farci nulla se più grandi non mi piacciono" -, perché nessuno ha denunciato prima gli episodi? E la moglie del 43enne era a conoscenza dei comportamenti del marito con le sue giovani allieve?

Il profilo Facebook dell'istruttore inondato da insulti e minacce di morte

Saranno le indagini a chiarire tutti i punti oscuri. Gli inquirenti hanno sequestrato in casa dell'uomo, residente a Lonato del Garda e originario di Sant'Agata di Militello, in Sicilia, una gran quantità di materiale con contenuti pedopornografici. E intanto, su Facebook la gente ha già emesso la propria condanna: il profilo dell'istruttore di karate è sommerso da insulti e minacce di morte. C'è chi ha postato le immagini di una tenaglia: "Sarebbe buona cosa usarla per le persone di m…. come te", ha scritto.

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