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Tassista morto per soccorrere due fidanzati sulla Milano-Meda, l’incidente filmato da una telecamera

La telecamera installata su un’auto potrebbe aiutare gli inquirenti a ricostruire la dinamica dell’incidente costato la vita a Eugenio Fumagalli, il tassista eroe morto sulla Milano-Meda per soccorrere due giovani fidanzati. La vettura dei due, una Fiat 600, è stata tamponata una prima volta da un’Audi, il cui conducente è fuggito e poi è stato arrestato. Successivamente la Fiat è stata travolta da altre due auto ed è finita contro il tassista, uccidendolo. I due conducenti delle altre vetture sono indagati per concorso in omicidio stradale.
A cura di Francesco Loiacono
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Eugenio Fumagalli, il tassista morto sulla Milano-Meda
Eugenio Fumagalli, il tassista morto sulla Milano-Meda

Sono almeno due le telecamere che potrebbero aiutare a ricostruire la dinamica dell'incidente mortale in cui ha perso la vita il 47enne Eugenio Fumagalli. Un tassista eroe, com'è stato subito definito, perché fermandosi di notte sulla Milano-Meda ha salvato la vita a due fidanzati di 19 e 21 anni che erano rimasti coinvolti con la loro Fiat 600 in un incidente. A tamponare la vettura dei fidanzati sarebbe stato un ragazzo di 26 anni alla guida di un'Audi A3, fuggito dal luogo dell'incidente ma poi rintracciato e arrestato con l'accusa di omesso soccorso: molto probabilmente era alla guida con un tasso di alcol nel sangue oltre il limite consentito. Non è stata però l'Audi a causare la morte di Eugenio: il tassista ed ex poliziotto è stato colpito dalla stessa 600, ferma in strada, investita in pieno da altre due vetture sopraggiunte sulla Milano-Meda nel tratto tra Binzago e Cesano Maderno, una Clio e una Passat. I conducenti delle due vetture, un 47enne e un 23enne, sono adesso indagati per concorso in omicidio stradale: la loro posizione potrà essere chiarita solo una volta che l'esatta dinamica della carambola mortale sarà stata definita.

Il responsabile del primo tamponamento è ai domiciliari

Ecco che a questo punto entrano in gioco le immagini acquisite da due telecamere e ora al vaglio degli inquirenti: una è quella installata sulla Toyota di Fumagalli, rimasta accostata a bordo strada con le quattro frecce accese mentre il tassista, con addosso il gilet giallo d'emergenza, si prodigava nel soccorrere i due fidanzatini rimasti coinvolti nel primo tamponamento. Le altre immagini, secondo quanto rivela il "Corriere della sera", sono invece quelle di un'altra auto sfuggita per puro caso al tamponamento mortale. La telecamere installata a bordo di questa vettura avrebbe ripreso l'Audi del 26enne, con a bordo altri amici, che la sorpassa a velocità elevata da destra e poi scarta improvvisamente verso la sinistra tamponando sulla corsia di sorpasso la Fiat 600. Poi l'Audi fa retromarcia e si allontana perché, stando a quanto detto dal 26enne agli agenti della stradale che lo hanno individuato, il giovane ha avuto paura. Adesso il ragazzo, originario di Como, è ai domiciliari: se fosse confermato che era alla guida in stato di ebbrezza per lui sarebbe la terza volta in otto anni.

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