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Sesto San Giovanni, uccise la madre con un levatorsoli: Corrado incapace di intendere e di volere

Il 21enne Corrado Badagliacca, accusato di aver ucciso lo scorso 23 aprile a Sesto San Giovanni, la madre Lucia Bendetto, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere, ma pericoloso. Lo ha stabilito la perizia psichiatrica eseguita sul giovane come da richiesta degli inquirenti che stanno portando avanti le indagini dal giorno dell’omicidio.
A cura di Chiara Ammendola
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Secondo la perizia psichiatrica eseguita su Corrado Badagliacca, il 21enne, che ha ucciso la madre colpendola con un levatorsoli alla gola, è incapace di intendere e di volere, ma è pericolo. Un esito quello dell'accertamento medico richiesto dagli inquirenti che potrebbe spingere la procura di Monza a chiedere, come misura di sicurezza, il trasferimento dal carcere, dove si trova attualmente, in una struttura sanitaria. L'omicidio è avvenuto lo scorso 23 aprile a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano: il giovane, al termine di una discussione avuta proprio con la madre, la 49enne Lucia Benedetto, nella loro casa di famiglia, in preda a un raptus di follia avrebbe afferrato un levatorsoli e l'avrebbe colpita più volte alla gola, uccidendola. Poi sarebbe fuggito, portando con sé la finta spada da samurai con la quale si accompagnava ormai da qualche tempo.

La procura di Monza potrebbe spostare Corrado dal carcere in una struttura sanitaria

E da qualche tempo erano diversi gli atteggiamenti sospetti che i genitori avevano notato nel figlio: per questo avevano deciso di rivolgersi al Centro psico-sociale del Comune dove si erano recati proprio il giorno della tragedia. Lucia, esasperata dai comportamenti di Corrado, aveva deciso di fargli iniziare un percorso di terapia psichiatrica. La decisione a quanto pare ha provocato nel 21enne la sua reazione. Dal giorno dell'arresto, avvenuto il 24 aprile a Cinisello Balsamo, Corrado si è chiuso in un religioso silenzio. Ora la perizia psichiatrica: poi si attenderà la decisione eventuale della Procura su un possibile ricovero in una apposita struttura.

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