Regionali Lombardia, Fontana: “Razza espressione inopportuna, ma è anche nella Costituzione”
"Ammetto di avere usato una espressione inopportuna ma il principio rimane se si vuole risolvere in futuro un problema che può causare problemi di carattere sociale". Così Attilio Fontana, candidato alla Presidenza della Lombardia per il centrodestra alle prossime Regionali, è tornato a parlare delle sue affermazioni sulla "razza bianca" a rischio che hanno scatenato un vespaio. Ospite della trasmissione "Fatti e misfatti" in onda su Tgcom24, il candidato governatore ha precisato meglio il suo pensiero rispetto al tema dell'immigrazione: "Volevo semplicemente evidenziare come un discorso lasciato al caso, all'improvvisazione rischi di essere devastante per il nostro paese – ha detto – Da italiano mi vergogno a vedere gli immigrati che vivono in case e fabbriche abbandonate o costretti a entrare nella malavita organizzata". L'ex sindaco di Varese ha però anche voluto sottolineare come il termine "razza" compaia anche nella nostra Costituzione: "Apro e chiudo una parentesi. Dovremmo cambiare anche la Costituzione comunque perché è la prima a dire che esistono delle razze".
Botta e risposta tra Moscovici e Salvini
Quello del candidato governatore è sembrato un tentativo un po' goffo per cercare di smorzare i toni, dal momento che la parola razza compare effettivamente nella Costituzione (all'articolo 3, tra i Principi fondamentali) ma in un'accezione inclusiva e positiva, in pratica l'esatto opposto rispetto a quanto affermato da Fontana domenica ai microfoni di "Radio Padania". Parole la cui eco è arrivata fino a Parigi: il vicepresidente della Commissione europea, Pierre Moscovici, le ha definite "scandalose": "I partiti illiberali, razzisti, estremisti, vanno combattuti sul terreno politico – ha detto Moscovici – Siamo delle democrazie, bisogna lasciare i popoli votare. Anche se sono parole ovviamente scandalose". Immediata la piccata risposta di Matteo Salvini: "Inaccettabile intrusione di un burocrate europeo nelle elezioni italiane. Le politiche di immigrazione incontrollata e di sacrifici economici imposte dall'Europa sono state un disastro e verranno respinte dal libero voto degli italiani, i burocrati di Bruxelles stiano tranquilli".
Salvini difende Fontana: Passo indietro? Figurarsi
In mattinata Fontana, che ieri dopo le sue scuse era stato difeso dalla maggioranza in modo compatto, ha incassato nuovamente il sostegno del segretario leghista, suo principale sponsor. Ai microfoni di "Radio anch'io" Salvini, a chi gli ha chiesto se sia ipotizzabile un passo indietro del candidato governatore – come auspicato ieri da uno dei suoi competitor per il Pirellone, Onorio Rosati di "Liberi e uguali" – ha risposto lapidario: "Figurarsi". Mentre ha escluso che il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, come rilanciato da alcuni articoli di stampa, abbia detto che Fontana è inadeguato al ruolo di governatore.
Gori: Fontana sfrutta la paura dell'invasione e la sollecita
Le polemiche intorno alle parole di Fontana non si sono comunque placate. Il suo principale sfidante (secondo i sondaggi), Giorgio Gori, oggi è tornato sull'argomento: "Al di là dell'espressione ‘razza bianca' mi ha colpito tutto il ragionamento perché sfrutta la paura dell'invasione e la sollecita. Un politico che gioca con questi sentimenti per me è molto colpevole – ha detto su Rai 3 Gori, che ieri aveva definito Fontana "un Borghezio in giacca" – Fontana parla del rischio che la nostra civiltà scompaia a fronte di questa ondata migratoria ma non è così, in Italia non c'è un'invasione – ha concluso l'attuale sindaco di Bergamo – Fontana ha usato una frase razzista che ha detto essere un lapsus. Forse è un lapsus freudiano che dice cioè, al di là della propria volontà, il pensiero che una persona coltiva". Ad alimentare le polemiche anche il deputato dei Cinque Stelle Alessandro Di Battista, che su Radio Capital ha definito "vergognosa e razzista" la frase pronunciata da Fontana: "Neanche voglio dare risposta a certi soggetti che con le loro politiche, con i loro partiti hanno soltanto favorito l'aumento della xenofobia in Italia, ma anche l'aumento delle ingiustizie a livello mondiale", ha concluso Di Battista.