Regionali Lombardia, CasaPound presenta il suo candidato governatore: è Angela De Rosa
Per le elezioni regionali in Lombardia del prossimo 4 marzo scende in campo anche CasaPound. Il movimento di estrema destra ha presentato oggi all'hotel Admiral di Milano il proprio candidato governatore: si tratta della 44enne Angela De Rosa, in passato consigliera comunale e assessore a Novate Milanese. La De Rosa è la portavoce milanese di CasaPound: sue le dichiarazioni in difesa del movimento in occasione di alcuni dei più recenti episodi di cronaca che l'hanno visto protagonista, dal blitz all'interno del Consiglio comunale di Milano agli striscioni contro il sindaco Beppe Sala, più volte apparsi in diverse zone della città, fino alla maxi parata "nera" del 29 aprile del 2017, con centinaia di saluti romani.
Lo slogan di CasaPound: Prima gli italiani
CasaPound intende correre da sola per la poltrona più importante di Palazzo Lombardia: "Non vogliamo delegare a nessuno i nostri temi – ha detto la De Rosa durante la presentazione alla stampa della propria candidatura, alla quale hanno partecipato i leader nazionali del movimento, Gianluca Iannone e Marco Clemente – che sono la difesa dell'Italia e degli italiani. Il nostro slogan è ‘prima gli italiani', perché c'è un'elevata discriminazione verso gli italiani. E la Lombardia è diventata uno dei centri di accoglienza più grandi d'Europa". Sembra essere esclusa, al momento un'alleanza con il centrodestra il cui candidato, Attilio Fontana, è stato travolto negli ultimi giorni dalle polemiche per alcune sue affermazioni su una presunta "razza bianca" a rischio. Affermazioni per le quali successivamente ha chiesto scusa. Sul punto la De Rosa è stata chiara: Salvini e Berlusconi "non sono credibili – ha detto – hanno avuto la loro occasione e hanno fallito, anche negli ultimi cinque anni in Regione Lombardia, che sono stati gli anni più piatti". La priorità per CasaPound sarà quella di "dirottare i milioni di euro per l'accoglienza alle politiche sociali", per la casa, il diritto allo studio, il sostegno alla natalità. Al momento però la raccolta firme per presentare le liste (necessaria per quei partiti che non erano al Pirellone nella precedente consiliatura) non è ancora terminata: sarebbe all'80 per cento.