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Ragazzo investito da un tram a Milano, scatta lo sciopero: il 25 maggio niente consegne a domicilio

Dopo il grave incidente che lo scorso 17 maggio, a Milano, ha coinvolto il fattorino di un ristorante convenzionato con Just Eat, la Filt Cgil Milano e Lombardia ha proclamato uno sciopero delle consegne a domicilio. Venerdì 25 maggio i rider delle aziende che consegnano cibo potranno incrociare le braccia: si chiedono migliori contratti di lavoro e tutele.
A cura di Francesco Loiacono
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Venerdì 25 maggio niente consegne a domicilio. Dopo il grave incidente che a Milano ha coinvolto il fattorino di un ristorante convenzionato con Just Eat, la Filt Cgil Milano Lombardia ha proclamato infatti "lo sciopero di tutti i lavoratori che consegnano merce e cibo mediante l'utilizzo di cicli e motocicli, indipendentemente dalla forma contrattuale che li riguarda". La protesta, annunciata da una lettera scritta il 19 giugno dal sindacato e inviata alle principali aziende della "gig economy" che operano nel settore delle consegne a domicilio di cibi, è scattata dopo l'incidente dello scorso 17 maggio nel quale il 28enne Francesco ha perso parte di una gamba, amputata dal ginocchio in giù. Il ragazzo era in sella al suo scooter in via Montegani, vicino a piazza Abbiategrasso: secondo la versione di Atm, il giovane stava superando un tram e non si sarebbe accorto di un secondo tram che stava arrivando di fronte. Secondo quanto ha affermato in seguito il ragazzo, invece, il giovane si trovava dietro il tram, e si sarebbe spostato solo momentaneamente per evitare una buca sulla sede stradale, incappando però in una seconda buca che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo. Il ragazzo e il motorino sono finiti sotto il tram: il motorino ha fatto da scudo al giovane, rimasto però incastrato con una gamba sotto al tram.

Il ragazzo non è un rider, ma è assunto da una pizzeria

Fin da subito alcuni colleghi del 28enne, che lavorano per aziende diverse da Just Eat (come Foodora, Glovoo, Deliveroo e Uber Eats) avevano annunciato un presidio davanti a Palazzo Marino per chiedere migliori condizioni lavorative e una tutela assicurativa che molti fattorini e addetti della "gig economy" non hanno. In realtà, come ha precisato lo stesso 28enne al quotidiano "La Stampa", la sua condizione lavorativa è diversa: il ragazzo è un delivery manager assunto per una pizzeria in corso di Porta Ticinese e dunque solo saltuariamente, come lo scorso 17 maggio, effettua le consegne di persona, mentre generalmente coordina gli altri fattorini. Il 28enne inoltre ha un contratto vero e proprio (e non lavora dunque a chiamata) con un netto di 1500 euro mensili e soprattutto ha quelle tutele assicurative che gli altri suoi "colleghi" rider chiedono a gran voce. Un piccolo giallo riguarda il suo rapporto con i datori di lavoro: sempre sul quotidiano "La Stampa" un collega del 28enne aveva parlato di messaggi della pizzeria arrivati mentre il giovane era ancora sotto il tram, che paventavano il suo licenziamento nel caso in cui non si fosse sbrigato. Il ragazzo, però, ha ringraziato i titolari della pizzeria: "Non solo mi sono venuti a trovare qui all’ospedale, ma si sono subito accertati che la mia pratica Inail per l’infortunio sul lavoro fosse andata buon fine".

In ogni caso, l'incidente di cui è rimasto vittima il 28enne Francesco ha costituito il pretesto per uno sciopero che ci si augura possa migliorare le condizioni anche di chi non gode di alcuna tutela, essendo legato non a locali fisici ma solo alle aziende di consegne. Come recita la nota della Filt Cgil, a queste società si chiede "l'immediata convocazione di un tavolo di confronto al fine di concordare le forme migliori di contrattualizzazione dei lavoratori interessati, la modalità di organizzazione del lavoro, le corrette retribuzioni, le giuste tutele per l'incolumità di chi quotidianamente opera sulle strade delle città, la corretta formazione per la sicurezza, un adeguato investimento sugli strumenti di lavoro, la necessaria tutela sanitaria e professionale".

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