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Omicidio Stefania Crotti, uccisa e bruciata

Omicidio Stefania Crotti, l’uomo che l’ha portata dall’assassina: “Mi ha usato come una marionetta”

Parla l’uomo che ha portato Stefania Crotti a casa della sua assassina, la 44enne Chiara Alessandri. Angelo, imprenditore di Seriate, ha detto di essere stato “usato come una marionetta”. L’uomo è stato ingannato dalla sua amica Chiara: la donna gli aveva fatto credere di aver organizzato una festa a sorpresa nelal sua casa di Gorlago per far riconciliare Stefania col marito. Gli ha dato una rosa, un biglietto con la scritta “Ti amo” e gli ha fatto mettere una canzone che la coppia amava: così Stefania è caduta nella trappola.
A cura di Francesco Loiacono
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Stefania Crotti (Facebook)
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"Mi ha usato come una marionetta". Angelo M, imprenditore di Seriate in provincia di Bergamo, è l'uomo che ha accompagnato Stefania Crotti dalla sua assassina, la 44enne Chiara Alessandri. Lo ha fatto senza sapere cosa avesse in mente la 44enne, adesso in carcere a Brescia con l'accusa di omicidio e distruzione di cadavere. Anzi, lo ha fatto perché addirittura credeva di compiere un bel gesto: la Alessandri gli aveva fatto credere di aver organizzato una festa a sorpresa per far avvicinare Stefania al marito dopo un periodo burrascoso, anche a causa di una relazione tra l'uomo e la stessa Alessandri. Un piano studiato nei minimi particolari secondo gli inquirenti. Un piano nel quale Angelo, 53 anni, ha recitato una parte inconsapevole eppure fondamentale.

La messinscena studiata dall'assassina di Stefania

In un'intervista al quotidiano "L'Eco di Bergamo" l'uomo ha ripercorso quanto avvenuto. Chiara, un'amica, gli aveva chiesto aiuto per organizzare una festa a sorpresa a Stefania. Gli aveva dato una rosa e un biglietto con la scritta "Ti amo", dicendo che erano da parte del marito della 42enne di Gorlago, mamma di una bimba di sette anni. Angelo non poteva sapere che Chiara, anche lei madre di tre bambini, aveva ben altre intenzioni: voleva "un chiarimento", almeno secondo la sua versione, con quella che riteneva la sua "rivale in amore". Ma secondo gli inquirenti invece aveva già pianificato tutto: il delitto nel garage della sua casa a Gorlago (Bergamo) e poi la distruzione del cadavere della 42enne nelle campagne di Erbusco, nel Bresciano, dove il corpo di Stefania Crotti è stato ritrovato.

Stefania convinta a salire sul furgone con una canzone

A convincere Stefania a salire sul furgone di Angelo e addirittura a farsi bendare per farsi portare a quella che doveva essere la festa a sorpresa sarebbe stata una canzone della cantante Giorgia, brano che aveva fatto innamorare Stefania e il marito. Penultimo inganno di Chiara Alessandri ai danni dell'amico, prima di quel messaggio – "La festa per Stefania è andata bene" – che la Alessandri gli ha mandato dopo aver ucciso Stefania Crotti e presumibilmente mentre stava andando a bruciarne il cadavere (accusa, quest'ultima, che l'omicida rea confessa continua a negare). Quando si è diffusa la notizia che il corpo carbonizzato ritrovato nelle campagne a Erbusco era quello di Stefania, la donna che Angelo aveva accompagnato sul suo furgone alla festa, l'uomo dietro consiglio di un avvocato si è recato dai carabinieri: "Mi ha usato, mi ha usato – ripete l'imprenditore al quotidiano bergamasco a proposito della Alessandri – e ora rileggo tutta la vicenda come se fossi stato una marionetta nelle sue mani".

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