Omicidio Rozzano, confessa il killer: la vittima è l’ex suocero accusato di abusi sulla nipotina
Ha confessato il killer di A.C., l'uomo di 63 anni ucciso a colpi d'arma da fuoco lunedì pomeriggio a Rozzano, alle porte di Milano. L'uomo, E. S., 35 anni, si è presentato spontaneamente poco fa ai carabinieri e in compagnia del proprio avvocato ha raccontato quanto accaduto ieri: E.S. avrebbe agito con la complicità di una seconda persona, A. M. di 27 anni, che alla guida di un motorino lo ha accompagnato sul luogo del delitto, un piazzale vicino al supermercato "Il Gigante" di viale Lazio.
Omicidio Rozzano: il killer è l'ex genero della vittima
Qui sarebbe stato E.S. ad attendere l'arrivo della vittima, suo ex suocero, e come in una vera e propria esecuzione alla vista dell'uomo ha esploso i cinque colpi della sua pistola calibro 9×21: di questi quattro avrebbero centrato l'obiettivo. Un omicidio che a quanto pare avrebbe un movente ben preciso, nascosto dietro antichi dissapori familiari e un'accusa tremenda: secondo l'omicida infatti, A.C., originario di Napoli e con diversi precedenti penali, avrebbe violentato la nipotina, figlia del 35enne: la vittima era in effetti indagata per abusi su minore dalla procura di Milano. In caserma è giunto poco fa anche il magistrato che sta conducendo le indagini che aiuterà a fare luce sull'efferato omicidio. Una vicenda ancora da chiarire dunque quella che si cela dietro il terribile omicidio di A.C. avvenuto ieri nell'hinterland Milanese.