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I funerali di Manuela Bailo, uccisa dall’ex amante. Il padre: “Spero nel massimo della pena”

Si terranno oggi pomeriggio a Nave, nel Bresciano, i funerali di Manuela Bailo, la 35enne uccisa dall’ex amante, Fabrizio Pasini. Ancora tanti i dubbi su quanto avvenuto: Pasini, in carcere con l’accusa di omicidio volontario, afferma che Manuela sarebbe morta dopo essere caduta dalle scale a seguito di una lite. Ma i primi risultati dell’autopsia lo smentiscono: la 35enne sarebbe stata sgozzata.
A cura di Francesco Loiacono
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Si sono svolti oggi alle 16 nella chiesa di Santa Maria Immacolata a Nave, nel Bresciano, i funerali di Manuela Bailo, la ragazza di 35 anni uccisa dall'ex amante, Fabrizio Pasini. Anche nel giorno dedicato al dolore e al ricordo della ragazza, scomparsa di casa lo scorso 28 luglio e ritrovata cadavere quasi un mese dopo, nella mente dei famigliari e di quanti hanno seguito la vicenda, prima con apprensione e poi con costernazione, continuano ad affollarsi i dubbi sulla esatta dinamica di quanto accaduto. Dubbi che permangono per via delle divergenze tra la versione raccontata dal 48enne Pasini agli inquirenti e le prime risultanze dell'autopsia. Pasini, sindacalista e collega della donna, sposato e con due figli, dopo aver confessato il delitto al ritorno da una vacanza con la famiglia in Sardegna e aver fatto ritrovare il corpo in un casolare in provincia di Cremona, ha sostenuto la tesi di una morte accidentale: lui e Manuela avrebbero litigato violentemente, forse per un tatuaggio che lui si era fatto, e durante la lite il 48enne avrebbe spinto Manuela, morta a seguito di una caduta dalle scale.

"Spero che chi ha ucciso mia figlia paghi con il massimo della pena", ha detto Elio Bailo, il padre di Manuela prima dei funerali. Tante le serrande abbassate per le vie della cittadina in provincia di Brescia, dove il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. "La cattiveria del mondo che ti ha travolto è svanita nel momento in cui hai incontrato il Signore", ha scandito tra la commozione dei tanti presenti il sacerdote che ha celebrato le esequie. La cattiveria umana conduce alla morte", ha aggiunto il parroco di Nave. Alle esequie ha partecipato anche il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, a voler testimoniare la vicinanza del sindacato per il quale la donna lavorava alla sua famiglia. Colleghe e amiche di Manuela hanno indossato un fiocco rosso, simbolo dell'impegno civile contro i femminicidi.

Ma il procuratore capo di Brescia, Tommaso Buonanno, sulla scorta dei primi risultati dell'autopsia, sostiene una tesi ben diversa: "La morte di Manuela è avvenuta attraverso un'arma da taglio che ha comportato la recisione della carotide. La ferita alla testa non è stata determinante per la morte". Buonanno ha inoltre sottolineato la lucidità di Pasini, che al contrario afferma di essersi disfatto del corpo e di aver inscenato la scomparsa di Manuela perché in preda al panico: "L'uomo si è preso tutto il tempo per impacchettare il corpo della ragazza e trasportarla nel Cremonese dove già aveva individuato il luogo dove occultare il cadavere. Una lucidità mentale in netto contrasto con l'ipotesi dell'incidente". Il 48enne è in carcere con l'accusa di omicidio volontario: il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia ha confermato per lui la custodia cautelare. A contribuire a dissipare i dubbi su quanto realmente avvenuto tra la villetta della madre di Pasini a Ospitaletto – dove sarebbe avvenuto l'omicidio – e la campagna in provincia di Cremona dove il 48enne si è disfatto del corpo di Manuela, potranno essere i rilievi della scientifica e il ritrovamento dell'eventuale arma del delitto: si cerca in particolare un coltello da campeggio.

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