Nuove metro milanesi, quattro aziende interdette per mafia
Sono quattro le aziende interdette per mafia dai cantieri delle nuove metro milanesi, la M5 – della quale si stanno completando i lavori fino a San Siro – e la M4, i cui cantieri sono per ora limitati al tratto Forlanini-Linate. "Piccoli subappaltatori", precisa il Comune, che sono già stati allontanati dai cantieri. Dieci in totale le interdittive antimafia a loro carico firmate dalla prefettura. Ma se, nel caso della M5, la questione era già nota dal primo semestre del 2014, più recenti e preoccupanti sono i provvedimenti nei confronti delle imprese che operano nella M4.
Diversi i motivi: in primo luogo perché le interdittive, che risalgono allo scorso dicembre, riguardano appunto solo il primo di una serie di cantieri che verranno aperti a partire dal prossimo 19 gennaio. L'impressione è insomma quella che, col prosieguo dell'opera, le cose possano andare anche peggio. In secondo luogo, sulla realizzazione della M4, ormai decisa, continuano ad esserci molti dubbi, tanto che il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo ha detto: "Di fronte a queste interdittive, lo ripeto, fermiamoci ora che siamo in tempo. Se ci sono ombre, procediamo ad un esame approfondito. È una questione molto sensibile e delicata per la città. Noi non siamo contro la metropolitana ma contro questo progetto di M4, che non mi pare corrisponda agli interessi dei milanesi".
Maran: "La prevenzione sta funzionando"
Di diverso parere l'assessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran e David Gentili, presidente della commissione Antimafia a Palazzo Marino. Secondo il primo i numeri delle interdittive dimostrano che "i mezzi di prevenzione messi in campo anche per Expo stanno funzionando. Per M4 abbiamo firmato prima di Natale il protocollo Capaci che prevede ulteriori controlli sulla legalità anche sotto il profilo economico delle aziende". Gentili ha invece detto: "Ritengo fondamentale che per i lavori della nuova linea della metropolitana siano utilizzate solo le aziende inserite nella white list, l’elenco certificato della Prefettura, per andare sul sicuro su chi sarà impegnato nei lavori per la M4, dal noleggio mezzi, alla guardiania al trasporto terra". Proprio il trasporto terra è al centro di una polemica tra il Comune e il Comitato Foppa-Dezza-Solari. Il comitato ha presentato un progetto alternativo a quello di Palazzo Marino sulla gestione delle terre di scavo, lo smarino, prodotte dalla realizzazione della galleria tra Solari e San Babila. Secondo il Comune, questa terra sarà trasportata da un capo all'altra della terra tramite camion: uno ogni dieci minuti per 22 mesi. Il comitato ha invece suggerito di movimentare la terra tramite nastri trasportatori sotterranei, su modello di quanto già fatto a Barcellona.
Il rapporto Ecomafia 2014 di Legambiente
I dati sulle interdittive relative alle nuove linee metro milanesi sono stati resi noti durante la presentazione di "Ecomafia 2014", il rapporto annuale di Legambiente dedicata alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel ciclo dei rifiuti. Secondo il report, la Lombardia è al quarto posto del ciclo illegale dei rifiuti, alle spalle di Campania, Puglia e Calabria. Tra le città, Bergamo supera Milano in quanto a numero di infrazioni accertate, sequestri effettuati e arresti (2 al mese). Proprio la movimentazione della terra è, secondo Legambiente, una delle attività di copertura per lo smaltimento illegale di rifiuti.