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Metro 4: da metà gennaio al via 30 cantieri, tra le critiche di residenti e commercianti

Entro primavera saranno operativi tutti i cantieri sulla nuova linea della metropolitana milanese. Protestano i commercianti di Lorenteggio e i residenti dell’area di parco Solari: affari penalizzati ed edifici a rischio crollo i motivi. Dal 7 gennaio Maran incontra tutti i cittadini.
A cura di Francesco Loiacono
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Apriranno a partire da metà gennaio i primi cantieri per realizzare la metro 4, la futura linea blu della metropolitana milanese. Le grandi talpe scaveranno lungo le direttrici da Forlanini a Tricolore e da San Cristoforo a Solari. Unica eccezione: i lavori sull'asse di Lorenteggio partiranno a fine mese, per permettere ai commercianti della zona di non perdere il periodo dei saldi invernali – al via dal 3 gennaio. Dopo le polemiche sull'opportunità di proseguire un'opera molto onerosa in termini di costi e di anni di realizzazione – quasi due miliardi di euro, di cui circa il 20 per cento a carico di Palazzo Marino, con fine lavori prevista nel 2022 – a fine dicembre la costituzione della società M4 e la chiusura del closing con le banche creditrici hanno di fatto dato il via all'operazione. Entro primavera saranno 30, in totale, i cantieri all'opera per la nuova metropolitana di Milano.

Critiche da Lorenteggio a Solari

Dal 7 gennaio l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, insieme a rappresentanti del Comune e di Metropolitane milanesi, gireranno zona per zona i quartieri interessati dai lavori, per spiegarne impatto e durata. Un lavoro che si preannuncia difficile soprattutto in due aree della città. Innanzitutto a Lorenteggio, dove nonostante il rinvio dei cantieri l’associazione dei commercianti, AscoLoren, ha espresso molte perplessità sulla chiusura per un lungo periodo dell'asse Foppa-Lorenteggio, che rischia, a detta del presidente Gaetano Bianchi, "di dare un duro colpo all’attività di uno dei pochi centri commerciali naturali della periferia milanese". Dall'altra parte, permangono le ritrosie verso l'opera da parte dei residenti dell'area di parco Solari, nonostante la promessa di riduzione dell'impatto del maxi-cantiere di calaggio da cui opererà una delle talpe escavatrici. Il rischio paventato dagli abitanti, in particolar modo delle vie Foppa e Dezza, è che i lavori di scavo possano danneggiare gli edifici anni '30 dell'area: per questo un tecnico super partes verificherà gli eventuali impatti dei cantieri sui palazzi.

Dal Comune sperano di riuscire ad appianare tutte le divergenze entro metà mese, quando dovrebbero partire le recinzioni e le cantierizzazioni vere e proprie. Saranno al lavoro anche unità del Genio militare, che procederanno alla bonifica dei terreni, in cerca di eventuali vecchi ordigni bellici inesplosi. Poi sarà la volta della rimozione delle interferenze e del trapianto degli alberi, per poter scavare la terra e permettere alle talpe di aprire una nuova via di comunicazione, la quinta, sotto i piedi di tutti i milanesi.

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