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Nozze gay, Pisapia: “Io indagato, autogol di chi ha denunciato”. La Procura smentisce

Il sindaco di Milano aveva annunciato la sua iscrizione nel registro degli indagati per omissione d’atti d’ufficio. Il caso era sorto in merito alla trascrizione a Palazzo Marino delle nozze gay celebrate all’estero. Il procuratore della Repubblica precisa: “La denuncia è a carico di ignoti”.
A cura di Francesco Loiacono
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Le proteste in occasione del convegno sulla famiglia naturale organizzato lo scorso sabato in Regione Lombardia hanno riportato alla ribalta la vicenda delle trascrizioni dei matrimoni omosessuali. Un "caso" sul quale tra ottobre e novembre si era aperto un conflitto tra il ministero dell'Interno Angelino Alfano e i sindaci di alcune città, tra i quali Ignazio Marino a Roma e Giuliano Pisapia a Milano. Il primo cittadino milanese, come altri suoi colleghi, aveva infatti trascritto alcune unioni omosessuali celebrate all'estero anche a Palazzo Marino, contravvenendo alle disposizioni del ministro. Il titolare del Viminale aveva allora incaricato i prefetti di far cancellare le trascrizioni, ma alcuni sindaci tra cui Pisapia si erano opposti alla decisione.

Pisapia: "Io indagato, autogol di chi ha denunciato"

Intervistato dal Tgr Rai, Pisapia dopo aver annunciato di essere stato iscritto nel registro degli indagati per la vicenda della trascrizione delle nozze gay aveva detto: "Sono abbastanza convinto che chi ha fatto quella denuncia abbia fatto un autogol". La denuncia a suo carico era per omissione di atti d’ufficio. "Quello che ho fatto, e che hanno fatto anche altri sindaci, non è un problema che riguarda la politica o la valutazione sui matrimoni gay, ma era un atto dovuto", aveva detto Pisapia, che era poi tornato ad attaccare il ministro Alfano, a suo dire unico responsabile di una situazione "assurda, superabile con una nuova legge di due righe".

La Procura: "Nozze gay, Pisapia non è indagato"

Ma sull'iscrizione del sindaco nel registro degli indagati lunedì è arrivata la precisazione del procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati: Giuliano Pisapia "non è indagato", nella vicenda della mancata cancellazione delle trascrizione delle nozze tra coppie omosessuali: "al momento il fascicolo è a carico di ignoti".

Il Codacons, intanto, ha annunciato che presenterà un esposto per "abusi d'atto d'ufficio" contro il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca in merito alla questione. Per l'associazione dei consumatori infatti è il prefetto che dovrebbe essere indagato, "perché il suo ordine appare come un atto contrario alle disposizioni comunitarie e alle decisioni in materia dei giudici europei, che vincolano i sindaci a riconoscere le nozze gay contratte all’estero".

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