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Aggressione a Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura

Niccolò Bettarini accoltellato: chiesti 10 anni di reclusione per i quattro aggressori

Dieci anni di reclusione per i quattro giovani accusati di aver aggredito Niccolò Bettarini. È la richiesta del pubblico ministero di Milano per i ragazzi che a luglio accoltellarono il 19enne figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini all’esterno della discoteca Old Fashion. I quattro imputati sono a processo con rito abbreviato: devono rispondere di tentato omicidio. La prossima udienza è in programma il 29 novembre. Bettarini junior, presente in aula, ha detto ai cronisti: “Ho provato solamente rabbia nel rivederli”.
A cura di Francesco Loiacono
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Niccolò Bettarini in tribunale a Milano (LaPresse)
Niccolò Bettarini in tribunale a Milano (LaPresse)

Il pubblico ministero di Milano, Elio Ramondini, ha chiesto dieci anni di reclusione per i quattro giovani accusati di aver aggredito Niccolò Bettarini. Il 19enne figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini era stato accoltellato a luglio a Milano, all'esterno della discoteca Old Fashion. Per l'aggressione erano finiti in carcere a San Vittore, con l'accusa di tentato omicidio, quattro ragazzi tra i 23 e i 29 anni: Davide Caddeo, accusato di aver materialmente sferrato le coltellate, Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albano Jakej. I quattro hanno optato per il processo con rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna: una diminuzione già contemplata dalla richiesta del pm, che è il massimo per il reato contestato. Bettarini junior, che si è costituito parte civile, era presente in aula assieme al suo avvocato, Alessandra Calabrò: "Ho provato solamente rabbia nel rivederli e credo nella giustizia", ha detto brevemente il 19enne ai cronisti, affermando però di voler parlare solo dopo la sentenza. La prossima udienza del processo, che si svolge a porte chiuse, è in programma il 29 novembre, quando parleranno sia gli avvocati degli imputati sia della parte lesa: la sentenza è attesa qualche giorno dopo.

Dopo l'aggressione Bettarini era stato operato per ricostruire il nervo di un braccio lesionato. Stando alla ricostruzione del giudice per le indagini preliminari Stefania Pepe, i quattro che aggredirono il giovane all'alba dell'1 luglio erano consapevoli che "quel pestaggio e quei fendenti in parti vitali con una lama da 20 centimetri avrebbero potuto produrre conseguenze mortali anche in considerazione della loro superiorità numerica e della violenza della loro azione". I qauttro imputati, tutti ritenuti "pienamente responsabili" dell'aggressione senza distinzione di ruoli, secondo l'accusa avrebbero agito per motivi futili e abietti: "sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo", è la frase che avrebbero rivolto al 19enne prima di aggredirlo. Bettarini junior si era riuscito a salvare solo grazie all'intervento della fidanzata e di alcuni amici.

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