Maltempo in Lombardia, danni per oltre 9 milioni: chiesto stato di emergenza per le zone colpite

È di circa 9 milioni e 200 mila euro il bilancio dei danni provocati da maltempo, alluvioni e trombe d'aria tra l'1 e il 2 agosto, il 6 e il 7 agosto e fino al 12 agosto in Lombardia. Dopo l'ondata eccezionale di maltempo, la seconda di questa estate, la Regione ha formalizzato la ‘richiesta di estensione della dichiarazione dello stato di emergenza' nei territori delle province di Brescia, Lecco e Sondrio, già interessati dagli eventi meteorologici verificatisi nei giorni 11 e 12 giugno 2019.
Maltempo in Lombardia: gravi danni nel Bresciano, a Lecco e Sondrio
Tra le zone attraversate dal maltempo quella più colpita risulta la provincia di Lecco con circa 5,9 milioni di euro di danni (soprattutto a Casargo, il paese colpito da una frana il 6 agosto). Danni anche nel Bresciano per 1,9 milioni di euro (i centri più colpiti sono Ono S. Pietro, Cerveno e altri) e a Sondrio con 135mila euro (danni e disagi a Villa di Chiavenna e in molti piccoli centri). I danni maggiori sono stati causati al territorio delle tre province con oltre 5,6 milioni di euro, alle infrastrutture (quasi 2,5 milioni), ai privati (553mila euro), e alle attività produttive (250 mila euro).
Regione Lombardia: ancora in corso conta dei danni delle ultime trombe d'aria
"La presidenza della Regione Lombardia ha formalizzato oggi alla presidenza del Consiglio dei ministri e al dipartimento della Protezione civile la ‘richiesta di estensione della dichiarazione dello stato di emergenza' nei territori delle province di Brescia, Lecco e Sondrio interessati dagli eventi meteorologici verificatisi nei giorni 11 e 12 giugno 2019 per gli eventi occorsi dall'1 al 12 Agosto 2019", ha comunicato Palazzo Lombardia in una nota, ricordando anche come sia in corso in questi giorni anche la raccolta delle segnalazioni dei danni causati in diverse province dalle trombe d'aria e dalle grandinate di questi ultimi giorni, terminata la quale verrà inoltrata nella settimana prossima un'ulteriore richiesta di stato d'emergenza ad hoc.