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La salma di Giovanni XXIII a Bergamo: lunghe code di fedeli, le mani del “Papa buono” rovinate dal caldo

La salma di Papa Giovanni XXIII è arrivata a Bergamo, accolta da migliaia di fedeli. Lunghe code in Duomo, dove le spoglie del “Papa buono” resteranno fino a domenica pomeriggio. La salma giungerà poi, dopo varie tappe, nel paese natale di papa Roncalli, Sotto il Monte, dove resterà fino al 10 giugno. Qualche preoccupazione tra i fedeli per le condizioni delle mani del Pontefice: lo strato di cera che le ricopre si è danneggiato per il caldo.
A cura di Francesco Loiacono
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La teca con la salma di Papa Giovanni XXIII (foto di Laura Capella via Facebook)
La teca con la salma di Papa Giovanni XXIII (foto di Laura Capella via Facebook)

Il "Papa buono", Giovanni XXIII, è tornato nella sua terra. Da oggi fino al 10 giugno, come era stato annunciato g da tempo, la salma mummificata del Santo pontefice sarà a Bergamo e nel Bergamasco per poter essere salutato dai fedeli. Papa Roncalli, 261esimo Papa della Chiesa cattolica, nacque il 25 novembre 1881 a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo. Proprio la cappella Nostra Signora della Pace, nel paesino bergamasco, sarà l'ultima tappa del viaggio delle spoglie del Papa, che fino a domenica pomeriggio resteranno a Bergamo. Da questa mattina e anche nel pomeriggio sono state lunghissime le code di fedeli: migliaia di pellegrini si sono messi in fila per per poter vedere da vicino le spoglie del Pontefice, la cui urna si trova nel Duomo, nella Città alta. Alle 20.30 è in programma una veglia con i giovani. Domani, sabato 26 maggio, in Duomo si terranno le ordinazioni sacerdotali. Domenica 27 maggio il vescovo celebrerà una messa in cattedrale per i poveri e al termine le reliquie del santo raggiungeranno l’ospedale Papa Giovanni XXIII. Domenica pomeriggio l’urna sarà trasferita al santuario della Madonna della Cornabusa in Valle Imagna, prima di proseguire per il convento di Baccanello a Calusco: da qui partirà infine una fiaccolata che accompagnerà le spoglie del Papa fino a Sotto il Monte.

Nella prima giornata del viaggio del Papa buono nella sua terra, una preoccupazione tiene banco tra i fedeli: le mani ricoperte di cera di papa Roncalli, custodite come il resto del corpo in una teca posta sotto gas, si sono infatti deformate. Anche se la Curia ha cercato di minimizzare, il problema esiste ed è visibile: secondo quanto ha affermato al "Corriere della sera" monsignor Giulio della Vite, segretario generale della Diocesi, il problema sarebbe dovuto al caldo: "La lastra di cera che le copre è più sottile e lavorata, stando al sole, col riverbero del plexiglass, si è surriscaldata. Avevamo messo ghiaccio secco sotto l’urna, ma non avevamo calcolato tutta la gente che si è assiepata lungo il tragitto, e che ci ha costretto ad andare a passo d’uomo da Seriate a Bergamo". La salma del Papa era arrivata da Roma su un furgone, poi a Seriate era stata messa su un furgone aperto per essere mostrata ai fedeli lungo il tragitto fino a Bergamo, dove la salma ha fatto tappa anche nel carcere di via Gleno, accolta da diverse centinaia di detenuti tra cui Massimo Bossetti. Il contrattempo legato alle mani del Papa, che si era già verificato nel 2000, non dovrebbe comportare cambi di programma nel viaggio: le mani verranno sistemate una volta tornata a Roma.

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