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L’ex procuratore capo di Bergamo Dettori a capo dell’Arac: escluso Di Pietro

Il governatore Roberto Maroni ha annunciato che a capo dell’Autorità regionale anticorruzione ci sarà l’ex procuratore capo di Bergamo Francesco Dettori. Bocciato Antonio Di Pietro, dato più volte in lizza per la poltrona. Tra i consiglieri dell’Authority anche Giovanna Ceribelli, che con le sue denunce fece scoppiare l’ultimo scandalo nella sanità che ha spinto Maroni a creare l’Arac.
A cura di Francesco Loiacono
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Dal processo Yara Gambirasio all'Autorità regionale anticorruzione. L'ex procuratore capo di Bergamo, Francesco Dettori, si appresta a diventare il presidente dell'autorità voluta dal governatore lombardo Roberto Maroni dopo l'ultimo scandalo nella sanità, che ha coinvolto il leghista ed ex braccio destro di Maroni, Fabio Rizzi.

Tra i consiglieri Giovanna Ceribelli, che fece scoppiare l'ultimo scandalo sanità

È stato lo stesso Maroni ad annunciare la nomina di Dettori nel corso di una conferenza stampa: adesso il nome dell'ex procuratore di Bergamo (in passato anche a Busto Arsizio) dovrà essere confermato dal Consiglio regionale lombardo il prossimo 7 giugno. Tra gli altri membri che entreranno a far parte del consiglio dell'Arac, autorità che fin dai primi momenti ha suscitato molte polemiche riguardo alla sua effettiva utilità, ci sono anche Gianfranco Rebora, ex rettore dell'Università Liuc di Castellanza, Maria Dinatolo, avvocato esperta di anticorruzione e Sergio Arcuri, commercialista e revisore di importanti società private. C'è anche Giovanna Ceribelli: è proprio da una sua denuncia che partirono le indagini che scoperchiarono il sistema di tangenti nel settore odontoiatrico che hanno portato all'arresto, tra gli altri, di Rizzi e di "lady dentiera" Maria Paola Canegrati, per cui il prossimo 14 luglio inizierà il processo.

Di Pietro escluso a sorpresa

I nomi indicati da Maroni secondo il governatore sono la testimonianza della "totale indipendenza e autonomia di Arac, che ci deve dare aiuto idee per prevenire la corruzione nel sistema degli appalti pubblici". Tra questi nomi si nota però un'assenza pesante: è quella di Antonio Di Pietro. L'ex magistrato di Tangentopoli era stato dato più volte in pole per la guida dell'Arac. A quanto pare, però, dovrà continuare a cercarsi una poltrona.

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