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Incendi in Italia, gli aggiornamenti

Incendio a Bruzzano: nessun rischio per scuole e giardini vicini al deposito di rifiuti

A pochi giorni dalla ripresa dell’anno scolastico, il Comune di Milano ha reso note le analisi delle aree che si trovano vicino al deposito di rifiuti andato a fuoco lo scorso 24 luglio a Bruzzano, periferia nord della città. Nessun rischio di contaminazione da sostanze tossiche come la diossina “Conclusa positivamente anche la fase post-emergenziale”.
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A cura di Francesco Loiacono
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Non c'è nessun rischio sanitario nelle scuole e nei giardini pubblici che si trovano vicino al deposito di rifiuti andato a fuoco lo scorso 24 luglio a Bruzzano, periferia nord di Milano. Lo afferma in una nota il Comune, che ha reso note le valutazioni condotte da Ats (l'ex Asl) e Arpa sullo stato della qualità del terreno nelle aree che ospitano il nido d’infanzia di via Senigallia 61, la scuola statale dell’infanzia di via Dora Baltea 24, la scuola elementare di via Dora Baltea 16 e il giardino pubblico di via Forni.

Nessuna di questa aree è stata contaminata da sostanze tossiche quali PCDD/F (diossine e furani) e IPA (idrocarburi policiclici aromatici). Lo hanno rivelato le indagini che erano state effettuate dalle istituzioni subito dopo l'incendio, escludendo così la presenza di rischi sanitari a pochi giorni dalla ripresa dell'anno scolastico e delle attività educative negli asili nido: "Si conclude quindi positivamente anche la fase post-emergenziale attivata a seguito dell’incendio avvenuto all’impianto di stoccaggio rifiuti lo scorso 24 luglio in via Senigallia a Milano – scrive Palazzo Marino in una nota – Ora continua l’attività di messa in sicurezza del sito e di smaltimento dei rifiuti, come da diffida effettuata in agosto da Città metropolitana all’impresa. Il Comune di Milano e le altre istituzioni, insieme, continueranno a monitorare le operazioni a garanzia dei cittadini".

L'incendio lo scorso 24 luglio: due giorni per spegnerlo

L'incendio alla Eco.Nova srl, un deposito di rifiuti in via Senigallia, era scoppiato la sera dello scorso 24 luglio. Alte fiamme e poi una colonna di fumo nero si erano sprigionate dai materiali andati a fuoco, per cause ancora in corso di accertamento. Molte zone della città erano state raggiunte dall'odore acre di plastica bruciata, anche se come affermato da Comune e vigili del fuoco non c'è mai stato pericolo per la popolazione, dal momento che non si trattava di sostanze tossiche. I pompieri hanno impiegato oltre due giorni per completare le operazioni di spegnimento: dopo aver domato le fiamme, infatti, si è proceduto con lo smarrimento", ossia il raffreddamento e la separazione dei materiali andati a fuoco.

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