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Giambattista Fratus, sindaco leghista di Legnano arrestato il mese scorso: “Ritiro le dimissioni”

Giambattista Fratus, il sindaco leghista di Legnano arrestato lo scorso mese, ha ritirato le sue dimissioni: lo ha comunicato tramite il suo avvocato, che ha trasmesso le sue volontà al commissario prefettizio. Il sindaco si era già dimesso il mese scorso, ma a quanto pare ha deciso di fare marcia indietro.
A cura di Natascia Grbic
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Il sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus
Il sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus

Giambattista Fratus, il sindaco leghista di Legnano arrestato il mese scorso con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta, ha ritirato le sue dimissioni dalla carica di primo cittadino. Lo ha comunicato il suo avvocato, Alessandro Bernasconi, con una lettera al commissario prefettizio. Un cambio di marcia rispetto a quanto dichiarato invece qualche settimana fa tramite la legale Maira Cacucci: secondo quanto riportato da Cacucci, Fratus avrebbe rassegnato le dimissioni proprio il giorno che per lui sono scattate le manette ai polsi. In virtù della legge Severino, il prefetto di Milano Renato Saccone aveva già sospeso Fratus dalla carica di sindaco: adesso, però, le cose sono cambiate. E il primo cittadino, esponente della Lega, ha deciso che quelle dimissioni non le vuole assolutamente dare.

Giambattista Fratus, le intercettazioni che lo hanno incastrato

Giambattista Fratus è stato arrestato il mese scorso nell'ambito dell'operazione ‘Piazza Pulita', che aveva fatto emergere come, all'interno del Comune di Legnano, fosse stato messo in piedi un sistema corruttivo in cui gli incarichi dirigenziali nelle aziende a partecipazione pubblica venivano spartite in base a soldi e favori concessi. Fratus non è stato l'unico a essere arrestato: insieme a lui sono stati fermati il vicesindaco di Forza Italia Maurizio Cozzi e l'assessora ai Lavori pubblici Chiara Lazzarini. Per Fratus e Lazzarini sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre Cozzi è stato invece portato in carcere. Le accuse sono turbata legalità degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente e corruzione elettorale. Sono state le intercettazioni a far saltar fuori la rete che era stata messa in piedi dai vari esponenti politici di Legnano: "Prima del ballottaggio a livello regionale io ho fatto un accordo con Paolo Alli, Salvini e quell'altro provinciale loro della Lega, in cui Paolo Alli e Guidi hanno detto che mi avrebbero appoggiato al ballottaggio e che io in cambio gli avrei dato un posto, quindi io devo mantenere questa promessa che ho fatto io, Gianbattista Fratus". Queste sarebbero le parole dette da Fratus e riportate da Lazzarini.

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