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Zina, madre di tre figlie uccisa dal marito. Lui diceva: “L’ammazzo e poi mi uccido”

Zina Solonari, 36enne di origini moldave, è stata uccisa a coltellate dal marito a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo. La donna era andata a vivere da qualche giorno con le tre figlie a casa della sorella. È rincasata tardi dal ristorante in cui lavorava e ha trovato ad attenderla il marito, il 47enne Maurizio Quattrocchi, che dopo averla uccisa è fuggito ed è ora ricercato dai carabinieri. Zina è la terza vittima di femminicidio in Lombardia nel giro di meno di due settimane.
A cura di Francesco Loiacono
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Zina Solonari (da Facebook)
Zina Solonari (da Facebook)

Una donna, lavoratrice e madre di tre figlie, vittima della violenza e dell'odio del marito. È Zinaida Solonari, chiamata da tutti Zina, l'ultima vittima di femminicidio in Italia, Paese dove in media ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo. Zina aveva 36 anni ed era originaria di Basarabeasca, in Moldavia. Viveva a Cologno al Serio, stessa cittadina in provincia di Bergamo in cui risiede l'uomo che l'avrebbe uccisa, Maurizio Quattrocchi, operaio 47enne con piccoli precedenti attualmente ricercato in tutta la Lombardia dai carabinieri. In attesa di ulteriori informazioni dalle indagini dei carabinieri è Facebook a fornire un primo, assolutamente sommario ritratto di quella che fino a qualche tempo fa era una coppia che aveva messo al mondo tre bellissime bambine. Sia Zina sia il marito posano più volte, nei rispettivi profili Facebook, con le tre bimbe che adesso si trovano brutalmente strappate all'affetto della loro madre. Eppure non ci sono, o per lo meno non sono visibili, foto che ritraggono i due coniugi assieme. Né i due erano "amici" sul social network: un segno, il più esteriore e meno significativo, certo, del deterioramento del loro rapporto, che aveva portato qualche giorno fa – giovedì secondo quanto ricostruito da Fanpage.it – Zina ad andare a vivere a casa della sorella assieme alle sue tre figlie.

Il marito diceva: "L'ammazzo e poi mi ammazzo"

È proprio nel cortile di casa della sorella che Maurizio Quattrocchi avrebbe atteso la moglie nella notte tra sabato e domenica. Zina, che in patria aveva studiato all'università e in Italia lavorava in un ristorante, è rincasata tardi, attorno alle due di notte, e ha trovato ad attenderla il marito. L'uomo le ha inferto due coltellate ed è poi fuggito: Zina ha urlato, richiamando l'attenzione dei vicini che hanno chiamato i soccorsi. Purtroppo per lei però non c'è stato niente da fare: quando il personale del 118 è arrivato era già morta. Il marito è in fuga, ricercato dai carabinieri: le sue responsabilità nella vicenda sembrano lampanti. Secondo quanto riferito da una persona vicina alla vittima a Fanpage.it, l'uomo era molto geloso, non molto stabile emotivamente ma in passato non aveva mai usato violenza contro la moglie. Il 47enne Quattrocchi avrebbe però anche affermato in alcune circostanze: "Mi ammazzo e poi mi ammazzo". Una frase che potrebbe anche risultare profetica, dal momento che i carabinieri impegnati nelle ricerche dell'uomo non escludono alcuna ipotesi.

Tre femminicidi nelle ultime settimane in Lombardia

Appena un giorno prima della tragedia di Cologno, venerdì pomeriggio, in un appartamento di Brescia un uomo di 79 anni aveva ucciso la moglie, la 62enne Cristina Maioli. Due settimane prima, a Pozzo D'Adda, nel Milanese, la 26enne Charlotte Akassi Yapi era stata uccisa dal compagno di 45 anni, Carmelo Fiore. Tre storie diverse, con dietro denunce per maltrattamenti poi ritirate, drammi come la depressione o semplicemente dissidi coniugali. Tre storie diverse con lo stesso, tragico esito: tre donne morte per volontà di coloro che le stavano accanto.

(Ha collaborato Simone Giancristofaro)

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