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Covid 19

Fase 2 in Lombardia: cosa riapre da lunedì 18 maggio

Da lunedì 18 maggio riaprono in Lombardia bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e musei. Sì anche alle messe e altre celebrazioni religiose con i fedeli. Resta l’obbligo di indossare mascherine anche all’aperto. Decadono tutte le limitazioni per gli spostamenti all’interno dei confini regionali. Clienti e dipendenti dei ristoranti avranno l’obbligo di misurarsi la temperatura. Slittano al 31 maggio le aperture per palestre e piscine. Fontana: “La Lombardia ha aperto tutte le attività possibili con regole più severe rispetto ad altre regioni, in un quadro di equilibrio fra necessità della vita economica e tutela della salute pubblica. Manteniamo alta la guardia”.
A cura di Francesco Loiacono
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Adesso è ufficiale: con l'ordinanza regionale firmata dal governatore Attilio Fontana, è disponibile l'elenco di tutte le attività commerciali che possono riaprire a partire da domani, lunedì 18 maggio, in Lombardia. L'ordinanza, i cui contenuti erano già stati annunciati da Fontana, è slittata a causa delle ultime tensioni tra governo e Regioni a proposito delle linee guida sulla sicurezza, ricomposte soltanto nella notte. In Lombardia, che come detto ieri in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte resta una "sorvegliata speciale" per la situazione epidemiologica ed è inserita assieme a Umbria e Molise nelle regioni a "rischio moderato", regole e aperture saranno in linea di massima le stesse del resto d'Italia, anche se il governatore ha sottolineato che la regione ha adottato "regole più severe rispetto ad altre regioni, in un quadro di equilibrio fra necessità della vita economica e tutela della salute pubblica".

Le regole più severe rispetto alle altre regioni

Rispetto a quanto disposto in altre regioni, resta invariato in Lombardia l'obbligo di indossare mascherine o altre protezioni (come foulard) davanti a naso e bocca anche all'aperto, tranne per bimbi di età inferiore a 6 anni, disabili e per chi pratica attività sportiva intensa solo durante lo svolgimento della stessa. Altre regole più restrittive sono quella che prevede l'obbligo per dipendenti e clienti dei ristoranti di misurarsi la febbre all'ingresso, oltre all'obbligo (già previsto) per i datori di lavoro di misurare la temperatura dei dipendenti all'ingresso dei luoghi di lavoro.

Cosa riapre in Lombardia

Lunedì 18 maggio, stando a quanto stabilito dal presidente Fontana, potranno riaprire: ristoranti, bar, parrucchieri, estetiste, musei, negozi e altre attività commerciali, secondo quanto previsto dalle linee guida condivise tra le regioni. Via libera, come già concordato, anche alle funzioni religiose e in particolare alle messe in presenza di fedeli. Decade l'obbligo dell'autocertificazione per gli spostamenti all'interno della Regione, che torneranno quindi ad essere liberi nei confini regionali, senza limitazioni. Ci si potrà muovere non solo più per necessità lavorative o di salute o per andare a trovare i congiunti, ma anche per andare a trovare amici, raggiungere le seconde case, che prima potevano essere raggiunte solo per manutenzione, e in generale senza alcun vincolo. Non riapriranno ancora le palestre e le piscine, per cui la riapertura, rispetto ad altre regioni, è posticipata al 31 maggio. Alcune attività non riapriranno subito: ad esempio a Milano l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha già reso noto che non riaprianno i Musei civici, così come resterà ancora chiusa la Pinacoteca di Brera.

Le regole per bar e ristoranti

Bar e ristoranti potranno riprendere la piena attività: finora erano limitati all'asporto o alla vendita con consegna a domicilio. I titolari dovranno osservare i protocolli sulla sicurezza condivisi tra le regioni e inseriti come allegati nell'ultimo Dpcm del governo: distanza di sicurezza di un metro tra i clienti, privilegiare la prenotazione (e conservare i nominativi per 14 giorni) e i pagamenti elettronici, distanza tra i tavoli a meno che non siano installate barriere protettive, buffet vietati. I clienti dovranno sempre indossare le mascherine quando non sono seduti al tavolo: protezioni che i dipendenti dovranno indossare sempre. In aggiunta, in Lombardia sarà obbligatoria la misurazione della febbre per i clienti e i dipendenti dei ristoranti. Le regole varranno per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande: ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, mense, bar, pub, circoli con somministrazione e ristorazione, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e attività di catering.

Le regole per parrucchieri ed estetisti

Tutti i servizi dedicati alla cura della persona (acconciatori, barbieri ed estetisti) potranno riaprire a partire da domani, 18 maggio. Tra le regole da seguire, l'obbligo di prenotazione per i clienti (mantenendo l'elenco dei nominativi per 14 giorni), il mantenimento di almeno un metro di distanza tra le singole postazioni lavorative e i clienti, la delimitazione dove possibile delle postazioni con barriere fisiche, la limitazione della permanenza dei clienti nei locali per il solo tempo indispensabile all’erogazione del servizio o del trattamento. In tutti i locali dovranno esserci soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori, mentre non dovranno esserci riviste e materiale informativo di uso promiscuo. Durante il trattamento, se la distanza tra operatori e clienti sarà inferiore a un metro, entrambi dovranno indossare una mascherina a protezione delle vie aeree. L'operatore potrà indossare altri dispositivi specifici di protezione (come guanti, grembiule monouso): per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione l’operatore dovrà necessariamente indossare la visiera protettiva e una mascherina di tipo FFP2 senza valvola. Vietati l'utilizzo della sauna, del bagno turco e delle vasche idromassaggio.

Le regole per il commercio al dettaglio

Riaprono anche tutti i negozi di commercio al dettaglio, le agenzie di viaggi, i servizi di prenotazione, biglietteria e altre attività di assistenza turistica. In questo caso tra le regole, oltre al consueto distanziamento di almeno un metro tra i clienti e la dotazione di disinfettanti per le mani, nel caso dei negozi di abbigliamento (finora rimasti chiusi) dovranno essere messi a disposizione dei clienti guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere e toccare i capi di vestiario. Clienti e dipendenti dei negozi dovranno inoltre sempre indossare la mascherina. Anche i mercati coperti dovranno osservare le misure indicate: dovrà inoltre essere garantito l’accesso regolamentato e scaglionato dei clienti in funzione degli spazi disponibili, differenziando, dove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

Fontana: Manteniamo alta la guardia

"Manteniamo alta la guardia – ha commentato Fontana -. Alla fine di questa settimana sperimentale, valuteremo con i nostri tecnici i risultati raggiunti insieme.
È indispensabile, anche in questa delicata fase di ripresa economica, mantenere tutti quei comportamenti virtuosi che ci hanno consentito, pur avendo dovuto affrontare uno tsunami, di far tornare nella media nazionale gli indici di diffusione del contagio. I lombardi – ha aggiunto il governatore – sono determinati a non rendere vani i sacrifici che fino ad oggi hanno dovuto affrontare: siate consapevoli che questa sfida per ritornare alla ‘nuova normalità' verrà vinta con l’attenzione e il buon senso di noi tutti".

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