Fabrizio Corona, l’intervista prima di tornare in carcere: “Errori? Rifarei tutto, morirò così”
"Fabrizio Corona non cambia mai, morirà così". Così il "re del gossip" diceva di sé, parlando in terza persona, in una intervista rilasciata appena tre giorni prima di ritornare in carcere. "Errori? Rifarei tutto", aveva detto Corona a un giornalista dell'emittente tv locale "Telelombardia" che la scorsa settimana aveva passato una giornata intera a Brescia in compagnia dell'ex agente dei vip e imprenditore catanese. Dell'intervista, che andrà in onda in forma integrale questa sera durante la trasmissione "Iceberg Lombardia", sono stati pubblicati alcuni stralci utili a inquadrare la complessa personalità del quasi 45enne Corona (domani è il suo compleanno). Ad esempio quando Corona dice che in lui "c'è una parte cattiva", "maledetta", e una parte "buona" e profonda". Una caratteristica che era stata sottolineata in qualche modo anche dal giudice di Sorveglianza Simone Luerti nel provvedimento con cui ha sospeso l'affidamento terapeutico per l'ex "re dei paparazzi", facendolo così tornare in carcere a San Vittore. Luerti, che ha preso la sua decisione per via delle numerose violazioni alle prescrizioni da parte di Corona e alla sua "insofferenza alle regole", ha infatti spiegato che la personalità del "re del gossip" sembra essere scissa tra una "concreta e perseguita volontà di cambiamento" e "una sorda, profonda resistenza" allo stesso cambiamento.
Corona e la politica: Tempo 6-7 anni divento Presidente del Consiglio
Le parole pronunciate da Corona a "Telelombardia" fanno però pensare che non ci sia proprio spazio per un cambiamento. Chissà però se, dopo aver varcato per l'ennesima volta le porte del carcere, lo stesso da cui era uscito il 21 febbraio del 2018 per disintossicarsi dalla cocaina, l'ex agente dei vip capirà che, come detto dal suo avvocato Ivano Chiesa "le regole vanno rispettate, se no si passa dalla parte del torto". Nell'intervista che Telelombardia manderà in onda stasera (a partire dalle 20.30) c'è spazio anche per altre manifestazioni del Corona-pensiero. Come l'improbabile apertura di Corona alla politica (più volte annunciata, ma mai presa in considerazione in modo serio se non da qualche giornale): "Tempo 6-7 anni divento Presidente del Consiglio". O l'ammissione sul fatto di aver saputo costruire parte della carriera anche sulle sue vicende personali: "Fanno parte della mia esperienza, poi sono stato bravo perché le ho sapute utilizzare anche commercialmente". Alla fine c'è spazio anche per un altro concetto che spesso Corona ha ripetuto: e cioè che i suoi problemi siano dovuti anche al fatto di aver mantenuto (ed esternato) il suo pensiero "senza preoccuparmi di chi avevo di fronte".