Expo 2015, ecco il crocoburger: da venerdì 10 luglio via libera alla carne di coccodrillo
Dopo gli annunci e oltre due mesi di attesa, adesso sembra davvero tutto pronto per il "crocoburger", l'hamburger con carne di coccodrillo. Dal prossimo venerdì 10 luglio i visitatori dell'Expo potranno gustare la carne dell'animale all'interno dello stand dello Zimbabwe, che ha finalmente ottenuto tutti i permessi per preparare la pietanza all'interno della sua piccola cucina.
Come spiegato dal Corriere della sera, l'intero quantitativo di carne di coccodrillo, mille chilogrammi, è arrivato venerdì scorso in un deposito del Milanese. Si tratta dello stock per cui il Paese africano ha ottenuto la deroga dell'Unione europea all'importazione e al consumo. I veterinari della Asl hanno già tolto i sigilli e controllato circa 5 chili di carne, che serviranno da test per i cuochi africani, i quali dovranno decidere se cucinarli alla griglia o al forno. Di sicuro, il crocoburger potrà essere consumato solo all'interno del cluster dove si trova il padiglione dello Zimbabwe, quello riguardante Cereali e tuberi.
Da venerdì 10 luglio a Expo arriva il crocoburger
Ufficialmente, la data per il consumo del crocoburger scatterà venerdì prossimo, 10 luglio. Possibile però che qualche assaggino della carne sia offerto ai visitatori del padiglione già nei prossimi giorni. Lo Zimbabwe, d'altronde, punta molto su questo alimento, che è anche un simbolo per far vedere a tutto il mondo i progressi compiuti sul tema della sicurezza alimentare ed è l'unica pietanza davvero "esotica" dell'Expo, oltre al pesce palla giapponese (e in attesa dei vermi e degli insetti, ancora vietati).
Per gustare il Crocoburger si dovranno sborsare 15 euro. La pietanza sarà preparata in una ditta italiana e poi cucinata nella piccola cucina dello stand, dove non si potrà cucinare nient'altro. Il crocoburger sarà servito con una tipica bibita del Paese africano, il baobab. Anche in questa ci sarà però lo zampino italiano: sarà infatti preparata a Milano con uva italiana.
