329 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Expo 2015, mangeremo carne di coccodrillo e di serpente (ma non cane)

Il ministero della Salute e l’Unione europea sono al lavoro per stabilire quali cibi potranno essere consumati all’interno di Expo 2015: si cerca di coniugare le tradizioni culinarie dei Paesi partecipanti con la sicurezza e i divieti comunitari.
A cura di Francesco Loiacono
329 CONDIVISIONI
Immagine

"Nutrire il pianeta", recita la prima parte del motto di Expo 2015. Già, ma con che cosa? Il menu dell'Esposizione universale promette di accontentare i palati di tutti i 20 milioni di visitatori che, nelle previsioni della vigilia, raggiungeranno Milano a partire dal prossimo primo maggio. E così, nei piatti all'interno dei Padiglioni di Rho-Pero si potrà trovare un po' di tutto: carne di coccodrillo e di serpente, cavallette, scorpioni e altri insetti. Con qualche limite: la carne di cane, ad esempio, che fa rabbrividire gli occidentali ma è tradizione in altri Paesi del mondo, oppure i datteri di mare. D'altronde, sono 147 le nazioni partecipanti, e nel segno del rispetto delle tradizioni culinarie di ogni Paese il governo italiano e l'Unione europea stanno cercando di concedere deroghe per le importazioni delle specialità gastronomiche di ciascun Stato partecipante. Lo racconta il quotidiano Il Giorno, secondo cui tra Roma e Bruxelles sono in corso serrati contatti per cercare di districarsi nel complicato labirinto di leggi nazionali e regolamenti comunitari.

Allo studio deroghe su importazioni e divieti

Il direttore generale dell’ufficio Sanità animale del ministero della Salute, Silvio Borrello, ha fatto sapere al quotidiano che "lo Zimbabwe si è mosso per le carni di coccodrillo", commercializzate in alcuni Paesi europei come il Belgio e sulle quali non ci sono divieti all'importazione da parte di Bruxelles. L'Italia e l'Unione europea si stanno muovendo anche per l'importazione di insetti – anche se, sempre a Milano, tempo fa la Asl ne aveva sequestrati 50 chili a un ristorante – anche se il tempo è ormai poco: a 70 giorni dall'evento il ministero vaglierà le richieste dei Paesi partecipanti, analizzando i cibi e gli ingredienti per dare o no il suo placet. Mentre Bruxelles, in previsione di Expo, sta aggiornando il suo regolamento di polizia sanitaria sugli alimenti di origine animale.

Il menu che i visitatori potranno assaggiare è insomma ancora in divenire. E tra i cibi in forse c'è anche il pesce palla: un animale velenoso, ma che gli chef giapponesi preparano in una pietanza tradizionale riuscendo a separare il veleno dalle carni. Il pesce palla è proibito in Europa, ma secondo un quotidiano giapponese sarebbe stato ammesso per l'Esposizione universale. Il dg Borrello però nega: "La Ue vieta le carni velenose, sarebbe un rischio". Unica cosa sicura è il destino del cibo non consumato tra i Padiglioni: sarà distrutto direttamente nell'inceneritore di Rho-Pero.

329 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views