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Ema, nella nuova sede di Amsterdam ancora macerie: “Lontani dall’avere il Vivaldi Building”

Una delegazione di europarlamentari si è recata oggi ad Amsterdam per visionare le sedi dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco che è stata assegnata all’Olanda, tra molte polemiche, dopo un testa a testa con Milano. L’area del Vivaldi building, quella che dovrà essere la sede definitiva, operativa entro novembre 2019, è ancora un cantiere con macerie.
A cura di Francesco Loiacono
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L'area del cantiere dove dovrebbe sorgere la sede definitiva dell'Ema, ad Amsterdam
L'area del cantiere dove dovrebbe sorgere la sede definitiva dell'Ema, ad Amsterdam

"Una ruspa, area vuota, macerie". È lo spettacolo che si è offerto oggi alla delegazione degli europarlamentari in missione ad Amsterdam per visionare le sedi dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco che è stata assegnata proprio alla città olandese a discapito di Milano: "In questo momento siamo in visita alla nuova sede dell’Ema ad Amsterdam. Guardate le fotografie – ha affermato Piernicola Pedicini, eurodeputato del MoVimento 5 stelle e membro della delegazione – Una ruspa, area vuota, macerie. Qui dovrebbe sorgere nel novembre 2019 la nuova sede, nel frattempo l’agenzia occuperà una sede provvisoria che non ha i requisiti richiesti (metà delle esigenze di spazio in termini di metratura e ha altre anomalie come la condivisione del parcheggio con nientemeno che un albergo). Garantire la continuità delle attività dell'agenzia era un requisito fondamentale per la valutazione delle proposte, e in tal senso Milano aveva una sede già pronta con una proposta eccellente, ma il governo italiano non è stato in grado di portare a casa il risultato".

La Via: Siamo molto lontani, ma abbiamo avuto rassicurazioni

Sull'assegnazione dell'European medicines agency si sta consumando da mesi una battaglia politica e anche giudiziaria tra l'Italia, l'Olanda e l'Unione europea. Milano, che ha perso la possibilità di ospitare gli uffici che dovranno traslocare da Londra per la Brexit e il loro ricco indotto a causa di un sorteggio, si sente defraudata per una serie di dettagli che i Paesi bassi non avrebbero precisato in sede di presentazione ufficiale delle candidature. Mentre prosegue la battaglia giudiziaria, la visita di oggi è servita per vedere lo stato di avanzamento dei lavori: "Qui siamo molto lontani dall'avere il Vivaldi Building (la sede definitiva dell'Ema ad Amsterdam, ndr)", ha detto Giovanni La Via, capo delegazione degli europarlamentari. In effetti sull'area sono ancora in corso i lavori di demolizione dei precedenti edifici e la costruzione vera e propria non è ancora iniziata: "Oggi abbiamo avuto rassicurazioni circa il bando di gara – ha detto La Via – Ci è stato garantito che il primo giugno verrà messa la prima pietra per la costruzione, visto che siamo in una fase di demolizione per rendere libera l'area. La costruzione dovrebbe procedere abbastanza rapidamente con le tecniche che hanno proposto nel progetto, pensano di salire nell'ordine di mezzo metro al giorno".

Sulla sede provvisoria: Avendo nove mesi di tempo il tutto è realizzabile

Un altro punto è capire se Amsterdam sarà pronta a ospitare gli uffici dell'Ema anche nella sede provvisoria indicata, Palazzo Spark. In questo caso, il termine imposto è di nove mesi: "È un buon palazzo, il vero tema è il timing necessario per gli adeguamenti – ha sottolineato La Via – Non ci sono grandi necessità perché all'interno è una struttura attrezzata e tutta la parte fondamentale di impianti di reti c'è. Bisogna solo mettere i tramezzi e ovviamente portare le forniture per le scrivanie ma quello, avendo nove mesi davanti per rendere completo il tutto, è realizzabile".

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