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Ema, il ministro Lorenzin: “Amsterdam in ritardo, verificare se l’assegnazione è valida”

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin interviene sulla vicenda dei presunti ritardi degli olandesi nel ricollocare gli uffici dell’Agenzia europea del farmaco: “Secondo indiscrezioni Amsterdam non sembra in grado di ricollocare Ema, nella sede definitiva, prima di maggio 2020. Se ciò fosse vero, l’Italia dovrebbe verificare, dal punto di vista giuridico, se l’assegnazione sia ancora valida”. Ma dall’Olanda smentiscono le voci.
A cura di Francesco Loiacono
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Nuovi spiragli per vedere la sede dell'Ema (Agenzia europea del farmaco) a Milano? Questo lasciano intendere le parole del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che è intervenuta sulla vicenda dei presunti ritardi da parte di Amsterdam (che ha battuto al sorteggio proprio il capoluogo lombardo): "Secondo indiscrezioni da Londra e Bruxelles, Amsterdam non sembra in grado di ricollocare Ema con tutto il personale, nella sede definitiva, prima di maggio 2020 – ha scritto il ministro su Facebook – Se ciò fosse vero, l’Italia dovrebbe verificare, dal punto di vista giuridico, se l'assegnazione sia ancora valida".

Dall'Olanda smentiscono le voci sui ritardi

L'intervento del ministro arriva dopo l'interrogazione bipartisan al Parlamento europeo delle eurodeputato Elisabetta Gardin e Patrizia Toia (rispettivamente di Forza Italia e Pd), che avevano chiesto se, a fronte degli ipotetici ritardi da parte degli olandesi, l'assegnazione della sede dell'Ema ad Amsterdam fosse ancora valida. Tra i requisiti richiesti dalle città candidate a ospitare gli uffici dell'Ema, infatti, vi era anche quello di garantire la continuità operativa dell'ente, che attualmente si trova a Londra ma deve spostarsi per via della Brexit. Dall'Olanda avevano smentito le voci sui ritardi: "Non ci saranno ritardi. Facciamo riferimento alla nostra offerta che contiene tutte le informazioni: non è cambiato niente rispetto a quello". Le parole della Lorenzin, adesso, alimentano però nuove speranze. Milano, d'altronde, è pronta ad accolgiere l'Agenzia europea del farmaco: "Il Pirellone è sempre disponibile, noi ci siamo", ha ribadito il governatore Roberto Maroni, che aveva messo a disposizione come sede provvisoria il grattacielo Pirelli, che attualmente ospita il Consiglio regionale della Lombardia.

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