Elena, 14enne scomparsa da Pioltello: potrebbe essere in un campo nomadi col fidanzato
Proseguono senza sosta le ricerche della 14enne Elena Petriu, la ragazzina scomparsa da Pioltello, alle porte di Milano, lo scorso lunedì 14 gennaio. Il caso ha suscitato molto clamore soprattutto dopo che i genitori della giovane si sono rivolti alla trasmissione "Chi l'ha visto?": proprio nel corso della trasmissione i genitori avevano provato a chiamare un uomo che li aveva contattati il giorno della scomparsa di Elena, invitandoli a non cercarla perché la ragazzina "era roba loro". Si tratterebbe dello zio del fidanzato della giovane, un ragazzo maggiorenne residente in un campo nomadi della Lomellina, in provincia di Pavia. Ed è proprio lì che Elena potrebbe trovarsi, secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno": se così fosse il fidanzato della giovane rischia l'accusa di sottrazione di minore.
La giovane sarebbe scappata col fidanzato
È solo una delle ipotesi che i carabinieri di Vigevano stanno vagliando, ma probabilmente la più concreta: la pista dell'allontanamento volontario della giovane era emersa fin da subito, non essendoci prove di un suo rapimento. Ma, essendo Elena minorenne, non può essere sottratta ai genitori che giustamente, attraverso numerosi appelli, chiedono che la loro figlia torni a casa: "Chi la tiene a casa sua finirà in galera, è reato nascondere una minorenne – ha detto la mamma di Elena – Non farò pace con nessuno fino a quando mia figlia non sarà al sicuro, tutti finiranno in galera". La donna si è poi rivolta direttamente alla figlia, pregandola di tornare a casa e di non ascoltare le voci delle persone che, probabilmente approfittando anche della sua giovane età, potrebbero averla convinta a scappare di casa: "Non farci morire. Non mangio da una settimana, sai che tuo padre è malato".
La cittadina si mobilita per Elena
Anche tutto il paese di Pioltello si sta mobilitando per l'adolescente. Lunedì 28 gennaio alle 18, nel parco che si trova in via Bizet, è in programma una manifestazione dal titolo "Insieme per Elena". A organizzarla sono stati i genitori della ragazzina e i suoi compagni di classe, gli stessi che avrebbero dovuto incontrarla come tutti gli altri giorni a scuola ma non hanno più notizie della loro amica da oltre dieci giorni.