14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cremona di nuovo blindata per il concerto dei 99 Posse

Oltre 200 agenti schierati in città per il concerto del gruppo napoletano che, all’indomani degli scontri di sabato scorso, aveva scritto su Facebook: “Più bastoni, meno tastiere”. Ma gli stessi 99 Posse tranquillizzano i cremonesi: “Ai nostri concerti si balla e si canta. Punto”. Il concerto è iniziato senza alcun problema.
A cura di Francesco Loiacono
14 CONDIVISIONI
Immagine

Update 22.40: Il concerto dei 99 Posse al centro sociale Dordoni è iniziato da circa un quarto d'ora, senza alcun tipo di problema. Inutili, finora, tutti gli accorgimenti e gli allarmi che hanno circondato l'evento, che proprio per l'eccessiva spettacolarizzazione ad opera dei media è stato vietato, dagli organizzatori, ai giornalisti.

Cremona si è blindata ancora, per prepararsi a quello che dovrebbe essere solo un concerto, ma si è caricato – o è stato caricato – di altri significati. Giovedì sera sono arrivati in città i 99 Posse. Il gruppo napoletano, da sempre schierato politicamente a sinistra, si è mobilitato per organizzare un concerto-raccolta fondi per aiutare la famiglia di Emilio Visigalli, il 49enne militante del centro sociale Dordoni finito in coma dopo essere stato colpito a sprangate da militanti di Casapound, domenica 18 gennaio. Fin qui, sembrerebbe non esserci nulla di pericoloso, anzi. Ma la tensione nasce dalle dichiarazioni che il gruppo ha postato su Facebook, all'indomani della manifestazione nazionale di solidarietà a Emilio. Un corteo, quello di sabato scorso, durante il quale un gruppo di manifestanti, con caschi, bastoni e bombe carta, ha scatenato una vera e propria guerriglia con le forze dell'ordine. Lasciandosi dietro uno stuolo di polemiche e di danni.

"Più bastoni, meno tastiere"

"Più bastoni, meno tastiere", avevano scritto i 99 Posse sul loro profilo Facebook. Attirandosi le critiche di chi li ha accusati di voler fomentare l'odio e le violenze. E, soprattutto, guadagnandosi il divieto di suonare in città, arrivato dal sindaco Gianluca Galimberti. Divieto sconfessato di fatto da questura e prefettura cremonesi: il concerto si svolge in un luogo privato – all'interno del centro sociale Dordoni – e non era dunque possibile vietarlo.

La paura, però resta. In città sono pronti più di 200 agenti, dislocati nei punti considerati critici. La sosta è stata vietata in tutto Foro Boario, il piazzale antistante il centro sociale, sede anche del comando della polizia locale preso di mira dagli antagonisti lo scorso sabato. La serata è iniziata alle 19, mentre i 99 Posse saliranno sul palco a partire dalle 22. Al momento, la situazione è assolutamente tranquilla. Dopo aver difeso le loro dichiarazioni, in nome della libertà d'opinione, dopo aver cercato di far capire ai detrattori che, più che le loro parole, quello che era importante era contrastare la violenza neofascista di chi ha aggredito il 49enne Visigalli, su Facebook il gruppo ha cercato di rassicurare tutti i cremonesi: "Comunque vogliamo tranquillizzare tutti i cremonesi vittime della propaganda mediatica: ai nostri concerti si balla e si canta. Punto". Per ora, i fatti gli stanno dando ragione.

In tutto questo, resta sullo sfondo il protagonista principale della serata: Emilio Visigalli. Le sue condizioni restano stabili, anche se l'ultimo bollettino medico diramato dall'ospedale Maggiore induce a un cauto ottimismo: "L'insieme dei dati clinici del paziente conferma una condizione di stabilità dei parametri vitali con un progressivo contatto con l'ambiente e periodi di respirazione autonoma. La prognosi è riservata". Le indagini sui responsabili dell'aggressione non hanno prodotto ancora nessuna novità.

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views