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Brescia, uccise la moglie e nascose il cadavere in un sacco: il marito di Souad Alloumi a processo

Il marito di Souad Alloumi, la 29enne di origine marocchina scomparsa a Brescia nella notte tra il 3 e il 4 giugno dello scorso anno, il prossimo 11 settembre comparirà a processo per l’omicidio della donna. Secondo l’accusa avrebbe ucciso la 29enne, da cui era separato da un paio d’anni, per gelosia, e ne avrebbe trasportato il corpo in un grosso sacco nero, facendolo sparire. Il cadavere di Souad, mamma di due figli, non è mai stato trovato.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha ucciso la moglie, da cui era separato, e ne ha trasportato il cadavere in un sacco, facendolo sparire. Secondo la procura di Brescia non ci sono dubbi: Adbelmjid El Biti è il responsabile dell'omicidio di Souad Alloumi, la 29enne di origine marocchina scomparsa a Brescia nella notte tra il 3 e il 4 giugno del 2018. L'uomo, che è in carcere dalla scorsa estate, il prossimo 11 settembre comparirà a processo davanti alla Corte d'Assise di Brescia per rispondere dell'accusa di omicidio. Lui ha sempre respinto ogni accusa, forte anche del fatto che finora, quando è trascorso quasi un anno dalla scomparsa di Souad, il corpo della ragazza non è mai stato trovato. Secondo gli inquirenti, guidati dal sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo, il marito avrebbe fatto sparire il cadavere dopo averlo trasportato all'interno di grossi sacchi neri. Una scena che era stata immortalata dalla telecamera di un bar che si trova di fronte all'abitazione in cui Souad abitava con i suoi due figli e dove, la notte tra il 3 e il 4 giugno, Adbelmjid si era recato proprio per riaccompagnare i figli dalla madre, da cui era separata da un paio d'anni.

La prima udienza del processo l'11 settembre

In quelle immagini c'è probabilmente la chiave per risolvere il caso: il marito di Souad entra ed esce più volte dall'abitazione della donna e poco prima delle 5 del mattino trascina verso l'auto un pesante borsone nero, allontanandosi definitivamente. Lui sostiene che nel borsone ci fossero vestiti e lenzuola, mentre per gli inquirenti all'interno di quel sacco c'era il corpo, probabilmente già senza vita, della moglie. A marzo Adbelmjid El Biti ha ricevuto in carcere – dove è rimasto per decisione del Riesame, che lo considera "crudele e spietato" – l'avviso di conclusione delle indagini, ultimo passo prima della richiesta di rinvio a giudizio. Adesso il giudice ha deciso che l'uomo dovrà affrontare un processo. Nell'aula del tribunale si confronteranno le ipotesi dell'accusa, che sostiene che l'uomo abbia ucciso la moglie per un motivo abietto e futile come la gelosia, e quelle della difesa, con il marito di Souad che continua a ripetere, senza che però nessuno gli creda, che la donna sia tornata in Marocco.

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