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Aggressione con acido, “coppia diabolica” a processo: sguardi e sorrisi tra i due in aula

Nuova udienza del processo per l’aggressione con acido dello scorso 28 dicembre in via Carcano, a Milano. Alexander Boettcher e Martina Levato sono accusati di lesioni gravissime e rischiano fino a 16 anni di carcere. Due nuovi testimoni li accusano.
A cura di Francesco Loiacono
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 È ripreso martedì mattina a Milano il processo a carico di Martina Levato e Alexander Boettcher, accusati di aver aggredito con acido muriatico il 22enne Pietro Barbini lo scorso 28 dicembre, in via Carcano. I due, soprannominati "coppia diabolica" per via dei contorni sempre più gravi che ha assunto la vicenda, appena entrati nell'aula della Nona sezione penale si sono scambiati sguardi teneri e sorrisi. La 23enne bocconiana e il broker 30enne sono accusati di lesioni gravissime, aggravate dalla crudeltà, dai motivi abietti e dalla premeditazione, e rischiano fino a 16 anni di carcere. Dalla gabbia Alexander, vestito con un completo grigio e camicia bianca, ha guardato a lungo Martina, vestita con un maglione e con il rossetto sulle labbra, che è seduta dalla parte opposta dell'aula con vicino le guardie penitenziarie. Boettcher ha sorriso e sussurrato anche qualche parola all'indirizzo della sua amante e si è anche portato la mano destra al cuore come gesto d'affetto e la ragazza gli ha risposto con un sorriso.

Due nuovi testimoni li accusano

Nel corso dell'udienza, secondo il Corriere il pubblico ministero Marcello Musso avrebbe depositato i verbali sottoscritti da una coppia che, presente la sera dell'aggressione in via Carcano, avrebbe confermato le responsabilità di entrambi gli aggressori nell'agguato alla giovane vittima. Un particolare sempre negato dalla difesa di Boettcher, che ha cercato di addossare la responsabilità dell'aggressione sulla sola Levato, trovando una sponda proprio nella ragazza, sempre pronta a scagionare il suo complice-amante da ogni accusa.

I giudici dovranno decidere se giudicare Martina con rito abbreviato, come chiesto dalla difesa della ragazza sulla base degli esiti di una perizia psichiatrica e altri accertamenti. La difesa di Boettcher invece dovrà decidere se chiedere il rito abbreviato o proseguire con il rito ordinario. In quest'ultimo caso le posizioni dei due imputati si separeranno. In aula è presente anche la madre di Alexander, che negli scorsi giorni ha descritto alla stampa la trasformazione subìta dal proprio figlio dopo aver conosciuto Martina.

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