Aggressione a Niccolò Bettarini, attesa per la sentenza. L’avvocato: “Vogliamo pene esemplari”
Potrebbe arrivare già domani, 9 gennaio, la sentenza del processo agli aggressori di Niccolò Bettarini, il figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura. Il ragazzo, 20 anni, a luglio dell'anno scorso venne accoltellato all'esterno da una nota discoteca di Milano, l'Old Fashion. Quattro i giovani tra i 23 e i 29 anni che sono a processo con rito abbreviato davanti al giudice Guido Salvini: si tratta di Davide Caddeo, Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albano Jakej. Il primo avrebbe materialmente sferrato le nove coltellate che hanno colpito Bettarini junior, ferito seriamente a un braccio: nel corso delle precedenti udienze Caddeo ha ammesso di aver colpito il giovane, ma una sola volta. Per tutti e quattro gli imputati l'accusa è di tentato omicidio e la richiesta del pubblico ministero Elio Ramondini, già formulata, è di dieci anni di reclusione. Una richiesta di condanna che tiene già conto dello sconto di un terzo della pena prevista da chi opta per il rito abbreviato.
La sentenza potrebbe arrivare già domani
Alla vigilia dell'udienza di domani l'avvocato di Bettarini, Alessandra Calabrò, si è detta fiduciosa nella giustizia e ha auspicato "pene esemplari" per i quattro imputati. In una nota il legale ha anche sottolineato come l'integrazione istruttoria disposta dal giudice Salvini nell'ultima udienza, durante la quale furono ascoltati Bettarini e due suoi amici che erano presenti al momento dell'aggressione, abbia "aggravato il quadro accusatorio" fornendo una ricostruzione dettagliata "del violentissimo episodio" di cui è stato vittima il suo assistito. Nell'udienza in programma domani al tribunale di Milano saranno ascoltati gli avvocati degli imputati per la loro arringa difensiva. Successivamente il giudice potrebbe ritirarsi in camera di consiglio per la sentenza che potrebbe però anche slittare ad altra data.