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A Milano è guerra totale tra Comune e Regione per il controllo del trasporto pubblico locale

Si è aperto un nuovo scontro tra Regione Lombardia e Comune di Milano, questa volta sul tema del trasporto pubblico locale. La guerra tra l’amministrazione del sindaco Beppe Sala e quella del governatore Attilio Fontana riguarda l’agenzia di bacino per il Tpl di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia e in particolare un emendamento approvato dalla maggioranza in Consiglio regionale che riduce le quote di Milano e Città metropolitana nell’agenzia. Per il centrosinistra lombardo si tratta di un tentativo da parte della Lega di mettere le mani su Atm. Sala ha ventilato il ricorso alle vie legali. Freddo il governatore: “Faccia quello che vuole”
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A cura di Simone Gorla
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È guerra totale tra Regione Lombardia e Comune di Milano per il controllo del trasporto pubblico locale. Lo scontro tra l'amministrazione del sindaco Beppe Sala e quella del governatore Attilio Fontana riguarda l'agenzia di bacino per il Tpl di Milano, Monza e BrianzaLodi e Pavia. Il Consiglio regionale, con i soli voti della maggioranza di centrodestra, ha approvato un emendamento all'interno della legge di semplificazione in discussione al Pirellone, che il ridimensionamento del ruolo di Milano e della Città Metropolitana all'interno della governance dell'agenzia.

Sala minaccia le vie legali. Fontana replica: Faccia quello che vuole

Una mossa che il centrosinistra lombardo e milanese, con in testa il sindaco e l'assessore ai Trasporti Marco Granelli, hanno visto come un tentativo da parte della Lega di mettere le mani sul trasporto locale cittadino. Sala all'indomati dell'approvazione dell'emendamento ha ventilato l'ipotesi di un ricorso per vie legali. "È possibile, ne parleremo con gli avvocati”, ha detto ai giornalisti, che giudica "inaccettabile" il fatto di "cambiare il perimetro in corsa". La minaccia di ricorso è stata accolta dal presidente Fontana con freddezza. “Faccia quello che vuole il sindaco, è liberissimo di fare tutto quello che vuole”. Il governatore ha rivendicato che "i sindaci di Monza e di Lodi ci hanno ringraziato, hanno apprezzato questa nostra proposta" e accusato il sindaco di pensare che "esista solo Milano" e "quando si mette in gioco l’assoluta possibilità decisionale non va bene”.

L'emendamento della Lega che riduce le quote di Milano

L'emendamento per la riforma della governance dell'agenzia del Tpl proposto dalla Lega e approvato dal centrodestra prevede che al Comune di Milano sia riservato almeno il 40 per cento delle quote e che la somma delle quote comunali e della Città metropolitana non possa essere superiore al 50 per cento. Attualmente Milano e Città Metropolitana assieme raggiungono il 62 per cento. Nel testo votato in aula è scritto che a Province e Città metropolitana sarà riservato il 20 per cento delle quote, ripartite in parti uguali per il 10 per cento e per il restante 10 per cento sulla base della popolazione residente al 31 dicembre 2018. Ai Comuni capoluogo, con l'eccezione di Milano, è riservato il 20 per cento delle quote, anche in questo caso ripartite per la metà in parti uguali per e per la metà sulla base della popolazione residente per la restante parte. Infine ai Comuni non capoluogo è riservato il 10 per cento delle quote ripartite in base alla popolazione. Resta poi come ora il 10 per cento di partecipazione della Regione.

Per il Partito democratico milanese quello della Lega è un tentativo di condizionare l'operato e il futuro di Atm, anche in vista della discussione aperta sulla futura governance."La Lega disattendendo i bisogni dei cittadini, sceglie quella opposta e punta ad affossare ciò che funziona", ha denunciato la segretaria dem Silvia Roggiani. Soddisfatti invece la sindaca di Lodi, Sara Casanova, il primo cittadino di Monza, Dario Allevi, e quello di Pavia, Fabrizio Fracassi: "Le modifiche approvate oggi al Pirellone raggiungono il risultato di un maggior coinvolgimento dei territori provinciali non appartenenti all’area Metropolitana milanese".

Cos'è l'Agenzia di bacino per il Tpl

L’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale è l’istituzione preposta, ai sensi dell’art. 7 della Legge Regionale n. 6/2012, all’esercizio associato delle funzioni degli enti locali, in materia di programmazione, organizzazione, monitoraggio, controllo e promozione dei servizi di trasporto pubblico locale, nel bacino territoriale di competenza. L’Agenzia per il Tpl di Milano, Monza e BrianzaLodi e Pavia è stata costituita il 27 aprile 2016. Negli ultimi mesi l'agenzia ha discusso e portato a termine la riforma del piano tariffario integrato per i trasporti, non senza polemiche. Il Sistema Stibm si estende a tutti i comuni che fanno parte della Città metropolitana di Milano, della provincia di Milano e di Monza e Brianza e di alcuni comuni fuori provincia.

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