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Cremona, si sveglia dal coma il militante del Dordoni colpito negli scontri

Il 49enne Emilio Visigalli, colpito a sprangate da militanti di Casapound, si è risvegliato per qualche minuto senza l’ausilio di farmaci. Lo ha comunicato il figlio di Visigalli, Marco, durante il concerto dei 99 Posse di giovedì sera a Cremona, organizzato per raccogliere fondi proprio per Emilio.
A cura di Francesco Loiacono
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Emilio Visigalli, il 49enne militante del centro sociale Dordoni di Cremona finito in coma dopo gli scontri con Casapound dello scorso 18 gennaio, si è risvegliato dal coma. Lo ha riferito il figlio Marco durante il concerto dei 99 Posse che si è tenuto giovedì sera a Cremona. Il padre, che era stato colpito a sprangate da militanti di Casapound – ma l'indagine sulla dinamica degli scontri è ancora in corso – per la prima volta si è svegliato senza l'aiuto di farmaci, seppur per qualche minuto. Un'ulteriore conferma dei cauti segnali di miglioramento, già comunicati dall'ultimo bollettino dell'ospedale Maggiore di Cremona.

Nessun incidente al concerto dei 99 Posse

Il manager del gruppo napoletano, Rosario Dello Iacovo, ha confermato di aver parlato con i familiari di Visigalli, che hanno sottolineato come le sue condizioni stiano migliorando lentamente. Il concerto di giovedì sera è andato in scena senza alcun tipo di problemi, nonostante le misure di sicurezza per prevenire possibili disordini e le tante polemiche che ne hanno accompagnato l'organizzazione. Più di 200 gli agenti schierati nella città lombarda. Oltre 400, invece, i partecipanti al concerto, che hanno ballato e cantato come già anticipato dalla band. Uno strascico delle polemiche sulla presenza a Cremona del gruppo, dopo il commento "Più bastoni, meno tastiere" postato all'indomani degli scontri dello scorso sabato, comunque c'è stato: il concerto infatti è stato vietato a stampa e tv, per evitare un'eccessiva spettacolarizzazione. Nel corso della serata uno dei leader della band, Luca Persico, è tornato sui fatti dello scorso sabato, dicendo che "le mazze della manifestazione erano un’autodifesa da parte del corteo: quando scendi in piazza ci si deve attrezzare per tornare a casa incolumi".

Cremona risponde alla violenza

Nel frattempo, la parte di città ancora scioccata per i disordini del 24 gennaio prepara la sua risposta pacifica. Sabato 31 gennaio la Confcommercio locale ha organizzato una serie di iniziative nel centro storico, tra le quali sono previsti fiori nelle vetrine prese di mira da alcuni manifestanti. Mentre domenica pomeriggio, in piazza Stradivari, alcuni cittadini lanceranno in cielo dei palloncini bianchi, in segno di lotta contro tutte le violenze.

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