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William, ucciso a Milano a coltellate per una frase di troppo alla compagna del socio

Non sono state delle avances, ma solo delle parole di troppo pronunciate alla compagna del suo assassino a causare la morte di WIlliam Lorini, 22enne ucciso a coltellate mercoledì notte in via Meucci, a Milano, dal 28enne Matteo Villa. I due, da poco soci in una ditta edile, avevano trascorso la serata assieme alla donna, consumando cocaina e alcol. Poi la tragica lite, costata la vita al 22enne.
A cura di Francesco Loiacono
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Non sono state delle avances, come era emerso in un primo momento, ma delle semplici parole di troppo a causare la morte di William Lorini. Il ragazzo, cresciuto a Liscate, nel Milanese, mercoledì notte è stato ucciso a coltellate dal 28enne milanese Matteo Villa, suo socio in una ditta di lavori edili. I due erano usciti per trascorrere la serata assieme alla compagna del 28enne, una donna di 50 anni. Avevano consumato della cocaina e bevuto alcol. Al ritorno verso l'abitazione della donna, in via Meucci a Milano, zona Crescenzago, il 22enne avrebbe avuto da ridire sulla guida della donna. I tre erano probabilmente alterati dalla nottata di eccessi: il 28enne ha reagito agli insulti alla sua compagna prendendo per il collo il socio, che a sua volta avrebbe reagito dicendogli: "Adesso prendi un coltello e uccidimi se hai il coraggio".

Detto, fatto. Arrivati in via Meucci, dove probabilmente la discussione era continuata, Villa è salito in casa della compagna e ne è sceso con un coltello da cucina. Il 22enne ha cercato di difendersi con una livella da muratore, attrezzo del mestiere, ma è stato raggiunto da due fendenti all'addome. Trasportato all'ospedale San Raffaele, è morto poco dopo il suo arrivo. L'episodio all'1.30 di notte: l'assassino è stato subito arrestato dalla polizia. Portato in questura senza opporre resistenza, ha ammesso le proprie responsabilità. Era insolitamente calmo, forse a causa della "coda" dell'effetto della cocaina. Nessuna avances, dunque, ma solo delle parole di troppo, che assieme all'abuso di droga e alcol hanno provocato la "folle e stupida lite", come ha detto la polizia. William e Matteo non si conoscevano da molto tempo: la ditta che avevano creato assieme era stata avviata solo il giorno precedente alla lite. Il 22enne aveva molti altri amici: sul suo profilo Facebook, adesso trasformato in una pagina commemorativa, è difficile trovare uno scatto in cui il giovane sia da solo. Una sua amica ha scritto: "Ti ho visto crescere in tutta la tua fragilità e poi ti ho visto adulto ancor più bisognoso di attenzioni. Oggi ti auguro buon viaggio William Lorini che tu possa essere finalmente leggero e in pace".

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