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Omicidio nella notte a Milano: insulta la compagna del socio, l’amico lo accoltella

Omicidio nella notte a Milano. Due giovani di 27 e 22 anni, soci in una ditta di ristrutturazione, hanno iniziato a litigare dopo una nottata passata tra alcol e droga a causa di un insulto pronunciato dal più giovane alla compagna del più grande, che era in loro compagnia. Il 27enne, Matteo Villa, ha preso un coltello e ha colpito all’addome il 22enne William Lorini, morto poco dopo in ospedale. Villa è stato arrestato.
A cura di Francesco Loiacono
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Il luogo del delitto (LaPresse)
Il luogo del delitto (LaPresse)

Una lite per motivi futili, al termine di una nottata passata a consumare alcolici e stupefacenti. E poi la situazione che degenera con la periferia milanese che si trasforma nel teatro di un omicidio. Nottata di sangue a Milano: un 22enne, William Lorini, è stato ucciso a coltellate dall'amico e socio Matteo Villa, 27enne milanese. I due, che si conoscevano da diverso tempo, erano da poco soci anche sul lavoro e avevano trascorso la nottata insieme, in compagnia anche della compagna del 27enne. Proprio degli insulti alla ragazza (e non delle avances, come era emerso in un primo momento), fatti dal 22enne, avrebbero scatenato la follia omicida del socio più grande. I due avrebbero iniziato a discutere in strada, fino a quando non hanno raggiunto l'appartamento della ragazza in via Antonio Meucci, zona Crescenzago. Villa è salito in casa della compagna a prendere un coltello e con l'arma bianca ha aggredito Lorini, che ha cercato di difendersi usando una livella da muratore, un suo attrezzo da lavoro. Il 22enne è stato però raggiunto da due coltellate all'addome che si sono rivelate fatali. Poco dopo l'1 di notte sul posto è arrivata un'ambulanza del 118, con cui il 22enne è stato trasportato in codice rosso all'ospedale San Raffaele. Qui, però, il ragazzo è morto per la gravità delle ferite riportate.

L'omicida ha confessato

Gli agenti della questura, intervenuti sul luogo dell'omicidio, hanno arrestato il 27enne, che aveva precedenti penali così come la giovane vittima. La polizia ha successivamente ricostruito la dinamica dell'omicidio, accertando anche che la lite era stata preceduta, e forse anche "facilitata", dal fatto che i due avessero consumato alcol e cocaina in precedenza. Il 27enne non ha opposto resistenza all'arresto: nella notte è stato interrogato in questura dal magistrato di turno e ha ammesso le proprie responsabilità, rilasciando dichiarazioni spontanee. Per il giovane, apparso tranquillo, è stata formalizzata l'accusa di omicidio.

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