Villaggio di Natale chiuso in anticipo, interrogazione M5s: “Danno di immagine e mancati introiti”
Un mancato introito per le casse del Comune di Milano e danni di immagine per la città. Questi gli effetti negativi della chiusura anticipata del Sogno di Natale, il villaggio natalizio allestito a Milano e travolto dalla critiche e dai ritardi. È quanto ipotizza il consigliere comunale del M5S, Simone Sollazzo, che ha presentato un’interrogazione alla giunta sulla vicenda del parco a tema aperto all’ippodromo di San Siro.
Mancati introiti, danni di immagine e rimborsi: interrogazione in consiglio comunale
L'interrogazione chiede alla giunta di "comunicare a quanto ammonta il mancato introito per il Comune di Milano a causa della chiusura con netto anticipo del villaggio" e specificare "se da parte della amministrazione comunale è in valutazione una azione legale per la tutela a seguito del danno di immagine subito dalla fase di sequestro delle parti del villaggio fino alla chiusura anticipata dello stesso". C'è poi un passaggio dedicato ai rimborsi per i clienti danneggiati, con la richiesta di "specificare con quali modalità si stanno gestendo le richieste di rimborso per coloro i quali hanno prenotato i biglietti per dopo il 24 dicembre".
Il consigliere M5S: Chiusura prima di Natale è paradossale, fare chiarezza
"È assolutamente paradossale che il villaggio del Natale chiuda il giorno della vigilia ed è necessario fare chiarezza su una vicenda che getta solo discredito sulla Milano dell'efficienza e della organizzazione perfetta", ha dichiarato il consigliere pentastellato in una nota.