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Viale Argonne, mille persone alla fiaccolata contro il taglio di 573 alberi per la metro 4

Almeno mille milanesi sono scesi in strada lunedì sera per la fiaccolata di protesta contro l’abbattimento di 573 alberi per far posto ai cantieri della metro 4. I residenti chiedono che le piante vengano risparmiate e di vedere i progetti definitivi dell’opera. A ispirare la fiaccolata il consigliere del M5S Mattia Calise.
A cura di Francesco Loiacono
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Foto di Gianni Marano dal profilo Facebook di Mattia Calise
Foto di Gianni Marano dal profilo Facebook di Mattia Calise

Almeno mille cittadini si sono ritrovati lunedì sera in strada su viale Argonne, a Milano, per una fiaccolata di protesta in difesa di 573 alberi. Un numero non casuale: sono quelli che, se proseguissero così come sono immaginati adesso i cantieri per la metro 4 di Milano – la linea blu che nel 2022 dovrebbe collegare la città da Est a Ovest – verrebbero sacrificati in nome della causa. A chiamare a raccolta i cittadini è stato il consigliere del M5S Mattia Calise, che negli scorsi mesi si è persino arrampicato su un albero in via Lorenteggio per sensibilizzare i milanesi sugli abbattimenti selvaggi programmati dal Comune. Palazzo Marino, in realtà, ha già rivisto il piano originario: rispetto alle 711 piante da abbattere in totale del piano originario adesso il numero di alberi da sacrificare è sceso a 541.

Troppi, comunque, per Calise e per i cittadini, specie i residenti delle zone interessate dai cantieri, che non capiscano perché non si possano studiare progetti alternativi e soprattutto contestano che il taglio avverrebbe in maniera "preventiva", senza aver ancora visto i progetti definitivi della metro 4. "Adesso gli alberi sono in piena fase vegetativa, pieni di nidi", hanno affermato i residenti della zona Argonne, che si sono ritrovati alle 21 e hanno inscenato una coreografica e pacifica fiaccolata. Come proporzione, alla fine, ci sono state quasi 2 persone ogni albero. Molto significativo anche lo slogan scelto: "Vendiamo cara la corteccia", poi ripreso su Facebook da Calise.

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