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Varese, spento l’incendio sul monte Martica: vigili del fuoco in azione per la bonifica

È stato spento l’incendio divampato sul monte Martica nel Varesotto. L’incessante lavoro dei vigili del fuoco e dei volontari e l’assenza di vento hanno permesso di spegnere le fiamme. Nella giornata sono previste le operazioni di bonifica, fondamentali per impedire la comparsa di nuovi focolai: è infatti previsto il ritorno di vento forte nella zona.
A cura di Francesco Loiacono
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I Candair in azione (Foto Vigili del fuoco)
I Candair in azione (Foto Vigili del fuoco)

È stato finalmente spento l'incendio divampato, in due diverse riprese, sul monte Martica in provincia di Varese. A comunicare la notizia è stato il Comune di Varese su Facebook, spiegando che grazie a un incessante lavoro da parte dei vigili del fuoco proseguito tutta la notte e all'assenza di vento le fiamme sono state finalmente domate. Non si abbassa però l'attenzione sull'area, dove il primo incendio degli scorsi giorni era già stato domato una prima volta ma nella notte tra il 6 e il 7 gennaio era divampato di nuovo a causa del vento. In mattinata infatti tutti i volontari e i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento saranno alle prese con l'attività di bonifica dell'area interessata dalle fiamme, circa 350 ettari di bosco.

In cosa consiste la bonifica

Si tratta di operazioni fondamentali per evitare che il vento previsto in nottata e nella giornata di domani, 9 gennaio, alimenti nuovi focolai. Come spiegato nel dettaglio dal Comune le squadre impegnate nella bonifica cercheranno di realizzare due linee tagliafuoco: la prima da Brinzio a metà costa della montagna, la seconda dalla vetta sino a Ganna. Sarà inoltre realizzata una "linea d’acqua" tra Ganna e il Monte Martica: queste linee serviranno per intervenire rapidamente e circoscrivere eventuali nuovi roghi. Per scongiurare tale eventualità sarà poi condotta la bonifica vera e propria: si tratta di un lavoro capillare che viene eseguito al suolo. I volontari analizzano albero per albero il territorio, scavando e tirando fuori ogni elemento che potrebbe far ripartire e propagare le fiamme, usando anche telecamere termiche per individuare elementi caldi e lance idrauliche per gettare acqua anche a oltre 30 centimetri di profondità. Per la giornata odierna resterà comunque a disposizione anche un elicottero che monitorerà l'area e interverrà in caso di emergenza.

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